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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

sabato 11 settembre 2010

# Silvio e il concetto di "dono di Dio"

Il discorso che Berlusconi ha tenuto ieri a Yaroslav nell'ambito del Political World Forum voluto dal premier russo Medvedev passerà alla storia come uno dei più imbarazzanti e assurdi interventi di un premier occidentale. Un altro motivo di orgoglio per il Cavaliere e per tutti i suoi sostenitori. Un po' meno per il resto degli italiani.
Eloquente il commento dell'accademico russo-americano Nikolaj Zurbin: "Non riuscivo proprio a trattenermi, il suo è stato un vero colpo da maestro. Stavamo ancora sbadigliando per il discorso così serioso del presidente coreano quando Berlusconi ci ha svegliato di colpo con quelle cose che non c'entravano niente, con quelle sparate su Putin dono di Dio, con quei riferimenti incomprensibili all'Italia. Politicamente, un livello basso, non adeguato a un premier di un paese importante. Però ci siamo divertiti. Secondo me voleva proprio questo e ci è riuscito perfettamente. Tempi e pause da vero showman".
Zurbin si riferisce soprattutto alla risata che gli è scappata al momento in cui Berlusconi ha pronunciato una frase che in Russia avrà fatto sobbalzare tutti i gay, i giornalisti non allineati, gli oppositori del governo, le minoranze etniche, i ceceni i georgiani etc..ovvero:
"Putin e Medvedev costituiscono un dono del signore al vostro popolo", nell'imbarazzo generale e nel gelo della platea tutta, tra sguardi persi nel vuoto, e risolini trattenuti a fatica.



Il punto è che non bisogna fraintendere. Nel marzo del 2009, decretando la fine dell'emergenza rifiuti in Campania, Berlusconi inaugurò il termovalizzatore di Acerra con queste parole: “E’ un dono di Dio, perchè siamo a una situazione di rischio, siamo al limite in alcune regioni italiane e il prototipo servirà per ciò che dobbiamo ricostruire in altre 4 Regioni italiane; funziona benissimo il termovalorizzatore di Acerra, lì da una situazione di emergenza siamo passati a una situazione industriale di smaltimento dei rifiuti”.
Col passare dei mesi però l'impianto in questione ha mostrato tutti i suoi limiti: ha seri problemi di tenuta, ovvero non riesce a smaltire le 2000 tonnellate di rifiuti al giorno previste, anzi al momento è quasi fermo (delle tre linee una è in manutenzione mentre un'altra è ferma per gravi problemi strutturali), e soprattutto immette nell'aria di Acerra polveri sottili ben oltre i limiti consentiti - qui però bisognerebbe vedere che tipo di rifiuti vengono inceneriti...Inoltre l'Impregilo attende ancora il pagamento dei lavori di realizzazione dell'impianto-ciofeca da parte della Regione Campania; si parla di 350 milioni di euro. Dei contribuenti.
Nel mondo capovolto di Silvio questo si chiama "dono di Dio". Il che ci autorizza a fare l'equazione Putin=monnezza, o perlolmeno Putin=accrocco che danneggia la collettività, impoverendola, prendendola in giro e mettendone a rischio la salute.

Ah, a proposito, il vero dono di Dio, come sempre ieri ha annunciato, ce lo darà lui, grazie a un sacerdote magico:

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