(Sulla destra il Presidente della Commissione ambiente del consiglio regionale del Lazio, da Repubblica del 14 agosto 2010)
I primi sospetti si sono avuti quando il signore qua sopra, l'imprenditore immobiliare Roberto Carlino, entrato nel marzo scorso nel consiglio regionale del Lazio poichè uno dei fortunati presenti nel listino bloccato della candidata presidente Renata Polverini, il 20 luglio è stato eletto Presidente della Commissione Ambiente del consiglio regionale. Un apparente conflitto d'interessi grande come una casa.. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera all'indomani della elezione a presidente di commissione, Roberto Carlino, rispedendo al mittente il sospetto che la nomina di un famoso immobiliarista alla commissione ambiente possa essere indicativa di una certa vocazione alla cementificazione selvaggia, in relazione all'adeguatezza di questa sua nomina ha dovuto ammettere: "Passerò le vacanze a studiare. Certo avrò bisogno di qualcuno che mi aiuti, che mi spieghi"...Chissà allora perché proprio lui, che nella sua vita di "ambiente" si è occupato solo grazie alle ricostruzioni ecosostenibili effettuate dalla sua azienda..
Il 7 agosto poi è stato definitivamente approvato dal consiglio regionale, non senza vivaci polemiche inerenti a vizi di forma e di procedura, la manovra di assestamento del bilancio della regione Lazio del 2010: tra i tanti tagli (soprattutto alla sanità) necessari alla difficile quadratura dei dissestati conti regionali, va senz'altro annoverato quello di 400 milioni di euro ai fondi per il trasporto pubblico locale, taglio che avrà quasi sicuramente un impatto negativo sia sulla mobilità regionale e della città di Roma, sia sulla lotta all'inquinamento atmosferico. Tuttavia sono da segnalare anche il definanziamento del fondo per la lotta all'abusivismo edilizio, il taglio di 20 milioni di euro per la depurazione delle acque, e quello di 10 milioni dai fondi destinati al settore delle energie rinnovabili, in particolare azzerando il sostegno a due centri di eccellenza tecnologica del Lazio , ovvero al polo di ricerca sull'idrogeno di Civitavecchia e al polo di ricerca sul solare organico. Due centri di eccellenza in settori ritenuti strategici ovunque nel resto d'Europa, tranne che da noi evidentemente. In compenso a fronte di questi tagli si segnala il cospicuo aumento delle risorse (+ 4,5 milioni di euro circa) destinate alla “comunicazione e promozione dell'attività della presidenza regionale”....
Il 7 agosto poi è stato definitivamente approvato dal consiglio regionale, non senza vivaci polemiche inerenti a vizi di forma e di procedura, la manovra di assestamento del bilancio della regione Lazio del 2010: tra i tanti tagli (soprattutto alla sanità) necessari alla difficile quadratura dei dissestati conti regionali, va senz'altro annoverato quello di 400 milioni di euro ai fondi per il trasporto pubblico locale, taglio che avrà quasi sicuramente un impatto negativo sia sulla mobilità regionale e della città di Roma, sia sulla lotta all'inquinamento atmosferico. Tuttavia sono da segnalare anche il definanziamento del fondo per la lotta all'abusivismo edilizio, il taglio di 20 milioni di euro per la depurazione delle acque, e quello di 10 milioni dai fondi destinati al settore delle energie rinnovabili, in particolare azzerando il sostegno a due centri di eccellenza tecnologica del Lazio , ovvero al polo di ricerca sull'idrogeno di Civitavecchia e al polo di ricerca sul solare organico. Due centri di eccellenza in settori ritenuti strategici ovunque nel resto d'Europa, tranne che da noi evidentemente. In compenso a fronte di questi tagli si segnala il cospicuo aumento delle risorse (+ 4,5 milioni di euro circa) destinate alla “comunicazione e promozione dell'attività della presidenza regionale”....
Questo invece è Guido Zappavigna: classe 1956, con alle spalle una lunga militanza nel gruppo universitario dell'Msi e in altre formazioni della destra estrema, oltre a qualche incarico in varie amministrazioni locali, attualmente è noto soprattutto per condurre un programma su Rete Sport dedicato alla Roma, la sua grande passione (sul breve curriculum presente sul suo sito personale viene sottolineato con orgoglio che “da sempre segue la squadra in casa e in trasferta, in Italia e in Europa”).
"Di conseguenza" è stato nominato commissario straordinario alla Riserva naturale Lago Lungo e Ripa Sottile, in una tornata di nomine che scavalcando la normale (e in atto) procedura di selezione attraverso un regolare bando per la selezione e la nomina dei presidenti dei parchi regionali, ha portato alla nomina di 14 commissari straordinari di altrettanti parchi naturali del Lazio..Tutti più o meno come Zappavigna, ovvero con scarse o nulle esperienze e conoscenze in materia ambientale, ma tutti uomini di partito delle diverse anime della maggioranza che sostiene la Polverini (Pdl, La Destra, Udc), palesando senza lasciar dubbio alcuno una rude e grossolana logica di spoil system e spartizione delle poltrone sulla base degli equilibri di coalizione, relegando in secondo piano l'interesse per una gestione oculata del verde laziale, ora più che mai a rischio speculazione. Vedremo se queste paure sono fondate, ma con queste nomine apparentemente incomprensibili e con l'uomo di Immobildream presidente della commissione ambiente i sospetti si fanno via via più fondati..
A proposito di queste nomine il verde Angelo Bonelli ha dichiarato : “La Polverini ha scelto per i parchi regionali esponenti della peggior partitocrazia, uomini di partito che poco o nulla hanno a che fare con la conservazione e la protezione delle riserve naturali regionali".
Filiberto Zaratti, consigliere regionale di Sel invece si è soffermato sull'aspetto economico di queste nomine: “Alla faccia del risparmio e della crisi economica i nominati sono esterni alla Regione e dunque da pagare con risorse aggiuntive: 14 persone che percepiranno circa 3.800 euro al mese lorde, dunque 53.200 euro di spesa mensile, 638 mila euro in più che i cittadini pagheranno solo per soddisfare i capricci della Polverini che ha voluto nominare commissari politici, evidentemente per pagare cambiali elettorali oltre che per imporre la gestione politica nelle aree protette".
Insomma le premesse di quella che potrebbe essere la politica ambientale regionale del prossimo quinquennio non sono proprio esaltanti. In questo pianto greco fa quasi sorridere come la linea del governo regionale in materia ambientale non riesca neanche ad essere minimamente coordinata con quella del sindaco di Roma. L'esempio lampante che fa capire come si proceda a forza di boutades completamente slegate tra loro e prive di contenuti e prospettive viene dall'idrogeno: mentre la Polverini azzera il sostegno regionale alla ricerca per lo sviluppo di questa fonte di energia verde, il suo compagno di partito Alemanno ne fa il caposaldo del grande piano per una Roma sostenibile entro il 2020 (2020 nientemeno... per adesso il futuro accontentiamoci di immaginarlo..). Il dettagliato piano che ha fatto elaborare dall'economista e scienziato americano Rifkin si basa soprattutto sulla diffusione dell'idrogeno come combustibile ecologico, mentre peraltro non fa alcun riferimento alle specificità della città di Roma, nè a quelle che potrebbero essere le sue "propensioni" energetiche, come per esempio quelle legate al potenziale geotermico che secondo alcuni studi è presente in grandi quantità sotto l'alveo del Tevere. Ma ci sarà modo di parlare della barzelletta di Alemanno e Rifkin in un post successivo. Per adesso basti tenere a mente che, con l'orientamento politico manifestato dalle nomine e dai tagli della Polverini, la qualità dell'ambiente (e della vita dei cittadini) del Lazio non sembra avere grosse chances di miglioramento, almeno nel prossimo futuro.
"Di conseguenza" è stato nominato commissario straordinario alla Riserva naturale Lago Lungo e Ripa Sottile, in una tornata di nomine che scavalcando la normale (e in atto) procedura di selezione attraverso un regolare bando per la selezione e la nomina dei presidenti dei parchi regionali, ha portato alla nomina di 14 commissari straordinari di altrettanti parchi naturali del Lazio..Tutti più o meno come Zappavigna, ovvero con scarse o nulle esperienze e conoscenze in materia ambientale, ma tutti uomini di partito delle diverse anime della maggioranza che sostiene la Polverini (Pdl, La Destra, Udc), palesando senza lasciar dubbio alcuno una rude e grossolana logica di spoil system e spartizione delle poltrone sulla base degli equilibri di coalizione, relegando in secondo piano l'interesse per una gestione oculata del verde laziale, ora più che mai a rischio speculazione. Vedremo se queste paure sono fondate, ma con queste nomine apparentemente incomprensibili e con l'uomo di Immobildream presidente della commissione ambiente i sospetti si fanno via via più fondati..
A proposito di queste nomine il verde Angelo Bonelli ha dichiarato : “La Polverini ha scelto per i parchi regionali esponenti della peggior partitocrazia, uomini di partito che poco o nulla hanno a che fare con la conservazione e la protezione delle riserve naturali regionali".
Filiberto Zaratti, consigliere regionale di Sel invece si è soffermato sull'aspetto economico di queste nomine: “Alla faccia del risparmio e della crisi economica i nominati sono esterni alla Regione e dunque da pagare con risorse aggiuntive: 14 persone che percepiranno circa 3.800 euro al mese lorde, dunque 53.200 euro di spesa mensile, 638 mila euro in più che i cittadini pagheranno solo per soddisfare i capricci della Polverini che ha voluto nominare commissari politici, evidentemente per pagare cambiali elettorali oltre che per imporre la gestione politica nelle aree protette".
Insomma le premesse di quella che potrebbe essere la politica ambientale regionale del prossimo quinquennio non sono proprio esaltanti. In questo pianto greco fa quasi sorridere come la linea del governo regionale in materia ambientale non riesca neanche ad essere minimamente coordinata con quella del sindaco di Roma. L'esempio lampante che fa capire come si proceda a forza di boutades completamente slegate tra loro e prive di contenuti e prospettive viene dall'idrogeno: mentre la Polverini azzera il sostegno regionale alla ricerca per lo sviluppo di questa fonte di energia verde, il suo compagno di partito Alemanno ne fa il caposaldo del grande piano per una Roma sostenibile entro il 2020 (2020 nientemeno... per adesso il futuro accontentiamoci di immaginarlo..). Il dettagliato piano che ha fatto elaborare dall'economista e scienziato americano Rifkin si basa soprattutto sulla diffusione dell'idrogeno come combustibile ecologico, mentre peraltro non fa alcun riferimento alle specificità della città di Roma, nè a quelle che potrebbero essere le sue "propensioni" energetiche, come per esempio quelle legate al potenziale geotermico che secondo alcuni studi è presente in grandi quantità sotto l'alveo del Tevere. Ma ci sarà modo di parlare della barzelletta di Alemanno e Rifkin in un post successivo. Per adesso basti tenere a mente che, con l'orientamento politico manifestato dalle nomine e dai tagli della Polverini, la qualità dell'ambiente (e della vita dei cittadini) del Lazio non sembra avere grosse chances di miglioramento, almeno nel prossimo futuro.
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