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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

giovedì 21 ottobre 2010

# Minzolini tartufo d'oro

Oggi, con la motivazione di "forte squilibrio a favore della maggioranza e del governo" l'Agcom ha deciso di richiamare tg4 e Studio aperto, e di diffidare il tg1. Con questa decisione, che l'Agcom ha preso sulla base delle analisi dei dati relativi al monitoraggio sul pluralismo per il periodo luglio-agosto-settembre 2010, il tg1 chiude definitivamente una pagina della sua storia, ed entra in una nuova fase in cui già guarda dall'alto in basso i suoi vecchi modelli di riferimento nonchè nuovi competitors, ovvero Studio aperto e tg4.
La notizia arriva in un momento molto caldo per la Rai, dopo le polemiche su Parla con me e AnnoZero, e nel pieno di quelle su Report, querelato oggi dal Premier per la puntata di domenica scorsa, e su Vieni via con me, il programma di Roberto Saviano e Fabio Fazio che dovrebbe andare in onda su Rai3 per quattro lunedì consecutivi a partire dal prossimo 8 novembre. La questione, che ora pare rientrata, pare ruotasse attorno ai compensi che dovrebbero percepire gli ospiti, i vari Benigni, Albanese, Bono Vox, Paolo Rossi. Ma come al solito non appena si è alzata la cagnara i problemi sui contratti e su tutte le altre questioni logistiche sono subito magicamente svaniti; quel che rimane tangibile è il grande favore che Masi&company hanno fatto a Saviano&company, ovvero un'immensa quanto involontaria pubblicità. Come d'altronde è successo per gli altri programmi presi di mira. Oltre che non molta buona fede ai piani alti della Rai non paiono avere neanche molta scaltrezza..
Ma immaginiamo solo per un attimo che quella dei compensi troppo esosi non fosse una scusa inventata da Masi ma un reale problema per l'azienda di viale Mazzini - visto che effettivamente, come anche ieri è stato ripetuto, essa da tempo versa in gravi condizioni economiche: beh in questo caso, se la Rai non si potesse permettere gli ospiti di Saviano, a maggior ragione non potrebbe permettersi un Minzolini come quello in gran forma di questi tempi, che però è anche molto caro. Nel senso delle spese "extra": il 25 marzo scorso al tg1 fu inflitta, sempre dall'Agcom, una multa di 100 mila euro per lo squilibrio manifestato nel telegiornale tra Pdl e Pd e per lo spazio marginale dato ai partiti minori in quelle delicate settimane prima del voto amministrativo del 28-29 marzo. Poi, il tg1 rischia un'altra ammenda (più cara, si parla di 150-200 mila euro) per la grottesca "diretta" con cui il 5 settembre ha seguito il discorso di Fini a Mirabello. Come se non bastasse in merito alla diffida di oggi l'Authority ha avvertito che qualora lo squilibrio perdurasse "verranno adottati ulteriori provvedimenti".
Riuscirà il direttorissimo a evitare alla Rai altre multe?

Occorre però spezzare una lancia a favore del minzo: tutto questo non rende merito alla popolarità che il direttorissimo acquista mese dopo mese, un'ascesa inversamente proporzionale al continuo calo d'ascolti del suo tg.
D'altronde se non a Minzolini a quale altro direttore di telegiornale poteva essere dedicata una coreografia creata e interpretata da normalissimi cittadini ?



(Da un'idea della Valigia Blu, ovvero quelli che ancora aspettano la rettifica sulla prescrizione-che-non-è-assoluzione di David Mills)

Però il direttorissimo non si smentisce mai, e quindi tocca riprendere il filo da dove c'eravamo fermati e aggiornare fino ai giorni nostri il sempre più ricco Dossier Minzolini. Talmente ricco che se non ci si soffermasse solo sui fatti più significativi ci vorrebbe un blog apposito per prendere nota di tutto ciò che consegnerà alla storia il tg1 targato Minzolini.

Il 18 settembre, nel pieno di una fase in cui Minzolini subisce le critiche e i commenti sempre più feroci dei suoi detrattori soprattutto a causa dell'exploit del Tg di Mentana, la redazione del Tg1 trova il tempo per realizzare questo fondamentale servizio, che non pare altro che una vendetta nei confronti di Repubblica

18 settembre 2010


Qui la doverosa (e piccata) replica di Repubblica.

Il 22 settembre il gruppo Futuro e Libertà presenta alla Camera una mozione per impegnare il governo a garantire il pluralismo nel servizo pubblico radiotelevisivo: nel mirino dei finiani, oltre ad alcune decisioni del direttore generale Mauro Masi, soprattutto Minzolini e i suoi editoriali.

Lo stesso giorno, durante l'edizione delle 13:30, il tg1 nel dare la notizia del nuovo scandalo rifiuti in Abruzzo dimentica di specificare che i politici coinvolti sono tutti del Pdl.

22 settembre 2010


Un tale direttore di giornale, un tale maestro di obiettività, non poteva che essere accolto come un eroe al primo giorno della festa del Pdl tenutasi al Castello Sforzesco di Milano dal 25 settembre al 3 ottobre. In questa occasione il direttore Minzolini viene intervistato dal Ministro La Russa (un vero e proprio inedito: a quale altro direttore del tg1 è stato concesso tale onore?).



Effettivamente Scodinzolini non tradisce.Mai.
Quando il primo ottobre viene diffuso da L'Espresso il video della barzelletta con bestemmia del premier, il tg1 in tutte le sue edizioni snobba la notizia, e soprattutto occulta le vibranti proteste delle gerarchie ecclesiastiche e degli organi di stampa vaticani.

1ottobre 2010


Intanto il 27 settembre si sblocca la situazione di Parla Con Me, che dopo mille difficoltà può finalmente partire con l'ok arrivato giusto il giorno prima della prima puntata; e può finalmente andare in onda lo spot che vede protagonista la caricatura di Minzolini, spot bloccato, censurato, perché ritenuto "inopportuno" dal direttore della promozione Rai Gianluca Veronesi e da quello della comunicazione Guido Paglia (pregasi cliccare su questo nome per dare un'occhiata al soggetto). Lo spot andrà effettivamente in onda, ma solo all'interno del programma. Come a dire: se proprio il ghetto ci deve essere, perlomeno che niente esca dal ghetto.
Eccolo lo spot tanto deprecabile da venire censurato:



L'8 ottobre i volontari della Valigia Blu eseguono il waka waka in versione anti-minzo di fronte alla sede Rai di Viale Mazzini, anche per portare nuovamente all'attenzione del grande pubblico la petizione con cui si chiedono le dimissioni di Minzolini da direttore del Tg1 (vai qui per firmarla).

Il 15 ottobre in un'intervista a Il Giornale Minzolini dichiara che a toglierli audience non è Mentana ma sono i Simpson's che, sue parole, "ci hanno fatto ballare parecchio, a settembre. Non sapevo nemmeno da dove sbucassero. Sono stati davvero l'avversario più insidioso del Tg1". Occorre precisare che il Minzo si riferisce agli ascolti, perché quanto a contenuti e utilità sociale la superiorità dei Simpson's è già acclarata.
Il direttorissimo spiega bene il perché Mentana non insidierebbe il Tg1:"[Mentana] ha fatto un'operazione furba. Non fa un vero tg, ma un talk show sulla politica: 7-8 notizie massimo. Saccheggia il pubblico a Raitre, che va matto per quelle cose".

La sera dello stesso giorno il tg1, anche se non cede all'abitudine e mostra di essere in linea con Maroni quando cita la manifestazione della Fiom del giorno seguente solo in merito alle questioni della sicurezza (inesistenti come poi si vedrà), dà stranamente il giusto peso alla notizia dell’invito a comparire per Silvio Berlusconi ed il figlio Pier Silvio inviato dalla magistratura romana in merito ad un filone dell’inchiesta sui diritti televisivi. Secondo titolo e secondo servizio in scaletta. Che sia il segno di un'inversione di tendenza?

L'illusione dura poco: il tg1 della sera di lunedì 18 ottobre non riferisce nè tutto il clamore fatto dal servizio di "Report" sulle ville di Berlusconi ad Antigua e sulla Banca Arner, nè la notizia sul giornalista di Panorama che usufruendo di un finanziere amico per parecchio tempo avrebbe ottenuto informazioni fiscali sugli avversari del Cav. E questa omissione di una notizia relativa a Panorama ha suscitato la sorpresa di qualcuno che aveva notato come più di una volta il tg1 avesse anticipato (e quindi pubblicizzato) alcuni scoop realizzati dal settimanale della Mondadori.
Qui un esempio recente del gravissimo uso promozionale che si fa del Tg1 in versione Minzolini (oppure vedi tutte le prove sul blog Nonleggerlo)



L'invasione mediatica del delitto di Sarah Scazzi (che insieme alla rumena uccisa nella metro a Roma e al tassista in coma a Milano sta provocando una overdose di cronaca in tv) ha permesso a tutto il giornalismo televisivo italiano di fare la sua porca figura anche questa volta; di conseguenza non poteva essere da meno un tg che normalmente si sbizzarrisce con i servizi più fantasiosi pur di non dare le notizie vere. Luca Sofri sul suo blog descrive efficacemente il tedio e lo sgomento di fronte alla visione del tg1 della sera del 16 ottobre. Tra le altre cose Sofri sottolinea un aspetto molto sintomatico ma poco dibattuto nonostante si riscontri frequentemente, ovvero lo scarso peso che nel tg1 ormai hanno le notizie dall'estero.

Infine diamo a Cesare Augusto quel che è di Cesare Augusto: da ieri è finalmente una certezza che, per gli evidenti meriti professionali, Augusto Minzolini è tra i personaggi dell’anno che riceveranno il 'Tartufo d’Oro', ambito riconoscimento assegnato dal Comune di Sant’Angelo in Vado, dove sta avendo luogo la 47° edizione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche.

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