Il 16 novembre scorso il sito www.sixrevisions.com ha stilato una breve ed interessante cronologia della storia di internet , e tra il lancio di Napster nel 1998 (sembra preistoria!) e quello di Wikipedia nel 2001 appare nel 1999 l'avvio del progetto SETI@home, un esperimento scientifico il cui fine è quello di rilevare tracce di forme di vita intelligente nell'universo attraverso radio-telescopi che monitorano e analizzano digitalmente segnali radio provenienti dallo spazio. La potenza per analizzare sul momento la mole di dati in continuo arrivo è insostenibile da qualsiasi super-computer, e così quelli dell' UC Berkeley Space Sciences Laboratory hanno pensato bene che tanti piccoli computer connessi via internet avrebbero potuto elaborare i dati separatamente ma in parallelo, fungendo da unico grande elaboratore virtuale. Attualmente sono 5 milioni i computer coinvolti in SETI@home che quando non sono utilizzati, invece di sprecare energia per visualizzare sullo schermo un pesce rosso in un acquario, forniscono al SETI la potenza dei loro processori per l'analisi dei dati, per poi interrompersi immediatamente quando i loro utenti tornano davanti ai monitor. Al momento però dallo spazio non è ancora stato captato alcun segnale intelligente...
http://setiathome.berkeley.edu/
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