Oggi la rivista Rolling Stones Italia ha comunicato di aver assegnato il titolo di rock star dell'anno a Silvio Berlusconi, votato all'unanimità dalla redazione del magazine, e perciò piazzatosi in questa speciale classifica al primo posto davanti a Obama e a Benedetto XVI. Domani 24 novembre esce il numero della rivista dove saranno spiegate le reali motivazioni per l'assegnazione di questo titolo simbolico, motivazioni quindi ancora non completamente note. Quel che si sa lo si deve al comunicato con cui la rivista annuncia la notizia, e alle parole del direttore Carlo Antonelli, che vi prego di andare a leggere qui .
Adesso guardate il servizio andato in onda durante il TG1 delle 20:00 di oggi 23 novembre: anzitutto se ne potrebbe dedurre che ad aver assegnato questo riconoscimento sia stata la rivista Rolling Stones nella sua edizione mondiale, quella in inglese, quando invece si tratta dell'edizione italiana. Poi potreste anche agilmente notare una certa creatività nell'addurre le motivazioni dell'assegnazione del premio a Berlusconi; tanto che sono casualmente tralasciate alcune delle poche parole fin qui enunciate dal Direttore Antonelli sul premio, e riguardanti il paragone tra Villa Certosa e la Neverland di Michael Jackson, la tenuta dei presunti scandali della rockstar americana scomparsa quest'estate, e definita una mansardina in confronto alla villa sarda del Premier.
Credo non servano altri commenti.
(Complimenti al direttore Minzolini, al giornalista Leonardo Metalli, ed anche alla rivista Rolling Stones Italia che di certo si è garantita una buona dose di pubblicità..)
Il servizio del Tg1 su Berlusconi rockstar dell'anno
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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)
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