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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

martedì 12 luglio 2011

VIDEOSTORIE Il balletto dei Pink Floyd

Domenica scorsa, all'età di 87 anni si è spento per una leucemia il mitico coreografo francese Roland Petit. Eclettico e sempre spinto dalla voglia di innovare e di rinnovarsi, Petit aveva al suo attivo una cinquantina di creazioni riconducibili a quasi tutti i generi del balletto.
Nel 1972, dopo che la figlia gli fece ascoltare il brano "One of These Days", si convinse che quella musica era perfetta per una sua coreografia, e realizzò così il celeberrimo Pink Floyd Ballet, in cui accostò al balletto classico le sonorità decadenti e psichedeliche della storica band britannica. Nel 2009 l'originale coreografia approdò anche al Teatro della Scala di Milano, e se quindi nel vellutato e dorato teatro dell'opera milanese almeno una volta nella sua storia ha riecheggiato il sound profano del rock anni '70 lo dobbiamo proprio a Petit.

Ecco il Pink Floyd Ballet in una esecuzione recente:



All'epoca però ci furono anche rappresentazioni in cui sul palco oltre ai ballerini c'erano proprio i Pink Floyd....non male...:


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