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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

venerdì 23 settembre 2011

VIDEOSTORIE Appello accorato ai registi e produttori di film con alieni

Il progresso della scienza e della conoscenza fa di questo mondo un posto più bello e più semplice dove vivere, ma pian piano sta anche strozzando ogni anelito di immaginazione. Non c'è quasi più spazio per la fantasia su questo pianeta: non ci sono più luoghi da scoprire, orizzonti da raggiungere, non ci sono più dei, unicorni, elfi, ninfe, maghi e magie. Non ci rimane che da fantasticare sui tempi passati a noi ignoti, o sul futuro remoto della terra e dell'umanità, ma anche e soprattutto su tutto quello che c'è al di fuori dell'orbita terrestre e che ci fa porre intriganti ed irrisolvibili interrogativi: le origini e i confini dell'universo, le galassie più lontane, i fenomeni fisici che ancora non possiamo spiegare, la possibilità dell'esistenza di altre forme di vita intelligenti in qualche angolo remoto del cosmo. Queste ultime in particolare però non sembrano mai stimolare particolarmente la fantasia di registi e produttori americani di film di fantascienza: nell'ultimo film del genere che mi è capitato di vedere “World Invasion (Battle: Los Angeles)" a mio modesto parere sono stati raggiunti livelli di ridicolezza pari a quelli memorabilmente raggiunti da “Signs”, film del 2002 con Mel Gibson nel quale gli alieni non erano che uomini delle nostre stesse fattezze (anche della stessa statura) in calzamaglia verde, in perfetto stile b-movie degli anni 50.
In World Invasion la vera "particolarità" degli alieni, ovviamente sempre con una testa, due braccia e due gambe (ma fuori "robotici" e dentro pieni della solita schifosa gelatina), è che usano armi da fuoco tali e quali alle nostre, solo molto più potenti ovviamente, sennò che alieni sarebbero?
Si stima che il budget di "World Invasion" sia stato di 70 milioni di dollari. Possibile che con tali cifre non si trovi mai qualche migliaio di bigliettoni per pagare un qualche consulente dalla fantasia meno avvilita che possa concepire un alieno realistico, qualcosa di realmente diverso e lontanissimo da qualsiasi creatura che vive sul nostro pianeta, soddisfacendo così gli appetiti dell'immaginazione mia e di tutti coloro che nei film di questo genere cercano proprio stimoli per riflettere e giocare a disegnare un possibile mondo impossibile?



Nel fotogramma - purtroppo non di buonissima qualità - tratto da "World Invasion", si possono comunque distinguere i membri di una squadriglia di alieni invasori, simili a robot e con fattezze umane (testa, arti e fucile imbracciato rigorosamente col braccio destro).

L'alieno di Signs

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