(alcune prime pagine di sabato 23 luglio)
La cantonata pazzesca dei tre giornali qui sopra richiamati, che per avventatezza ricorda quella che presero alcuni media e alcuni nuclearisti che si sperticarono nell'elogio della tenuta delle centrali nucleari giapponesi a poche ore dal sisma del marzo scorso, rientra tuttavia in quella categoria di figuracce giornalistiche su cui spesso a causa della imprevedibile tempistica degli eventi incappano anche le migliori redazioni.
Ma aldilà di alcuni esiti anacronistici o tragicomici, come il surreale e don chisciottesco editoriale di Mario Sechi su Il Tempo, c'è anche qualcos'altro da sottolineare: quando ancora non si sapeva bene chi fosse Anders Behring Breivik prestigiose testate come "Libero" e "Il Giornale" già fornivano elementi per una possibile spiegazione di come sia possibile che un civile paese europeo possa crescere in grembo un suo figlio all'apparenza innocuo ma in realtà spietato giustiziere capace di fare strage di suoi fratelli, invasato da una folle ed estrema ideologia politico-religiosa, peraltro perfettamente speculare a quella del fondamentalismo islamico.
Con tali prime pagine (che solo il Giornale la mattina del 23 luglio è riuscito in extremis ed in parte a modificare) è stato ancora una volta dimostrato che la tentazione di attizzare l'islamofobia è forte non solo negli ambienti xenofobi, neonazi o cristiano-integralisti, ma anche in opinion makers di più grande presa sull'opinione pubblica. L'obiettivo sembra sempre lo stesso: ribadire che è in corso uno scontro di civiltà, da cui usciranno una cultura vincente e predominante ed una perdente e destinata all'estinzione. Prendete Libero: non solo si è lanciato incautamente sulla pista islamica, ma nel titolo principale ha parlato di buonismo che non funziona "con l'Islam", e non "con il fondamentalismo islamico"...Tutto l'Islam è il problema, il nemico. Una confusione-generalizzazione voluta e a dir poco vergognosa e incivile. E con quel "buonismo che non paga" ci si riferisce ovviamente a chi contro l'invasione dei mori avrebbe la mano morbida, quando non le braccia aperte, e quindi avrebbe la responsabilità della resa e della morte identitaria della nazione italiana e dell'intera Europa. In una parola le forze progressiste e di sinistra.
Libero in pratica ha fatto involontariamente lo scoop del secolo: ha interpretato il pensiero di Breivik prima di chiunque altro. Solo che lo ha fatto suo.
Questa invece è un'immagine apparsa sulla pagina ufficiale di facebook di Forza Nuova, e rivendicata dalla sezione di Foggia del movimento:
Una speculazione su un cadavere ancora fresco e senza dubbio, aldilà del cattivo gusto, anche un'operazione di dubbia utilità.
La Winehouse la sua fine se la è cercata, ma ciò non toglie il rispetto dovuto a chi passa a miglior vita, e ai suoi cari che la compiangono.
Predicano il rispetto per se stessi, e al contempo instillano il disprezzo per chi non approvano e/o non è come loro; ma lo fanno chiaramente solo per avere un po' di visibilità sfruttando l'onda emotiva a seguito della scomparsa della nota cantautrice britannica.
Una volta a destra avevano valori, e dignità.
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