Nei giorni scorsi ha avuto un certo risalto la notizia che a Walissa, piccola cittadina dell'Alaska governata in passato da Sarah Palin, il preside della scuola superiore locale ha vietato al coro dell'istituto di esibirsi durante la consegna dei diplomi di fine anno con Bohemian Rhapsody, celebre canzone dei Queen su cui i ragazzi del coro si erano esercitati per tutto l'anno. Il motivo: la canzone è stata scritta da Freddie Mercury, che era gay.
Il preside Dwight Probasco si è giustificato spiegando che erano stati alcuni genitori a protestare ritenendo il brano non appropriato a causa dell'identità e dell'orientamento sessuale del suo autore. Tuttavia gli studenti di fronte a tale insensatezza non sono stati con le mani in mano e, anche appellandosi alla organizzazione per la tutela dei diritti civili American Civil Liberties Union, sono riusciti a ribaltare l'assurda decisione, facendo reintegrare l'esecuzione di Bohemian Rhapsody nel programma della cerimonia di fine anno.
Un lieto fine a un episodio che però sottolinea ancora una volta a che punto può arrivare l'irragionevolezza (idiozia?) di atteggiamenti censori omofobi.
Tuttavia è un dato di fatto che la censura possa scaturire anche da orientamenti di segno opposto rispetto al bigottismo e alle sessuofobie in generale, e far sì che l'estremismo "da politically correct" possa rivelarsi esso stesso liberticida, se non discriminante, andando a sottolineare e ad inventare questioni di opportunità laddove nessuno vi aveva percepito alcuna problematicità...
Per esempio la Canadian Broadcast Standards Council, un comitato indipendente che si occupa di garantire il rispetto delle norme radiotelevisive stabilite dai suoi membri (530 emittenti), lo scorso gennaio ha stabilito che la canzone dei Dire Straits Money For Nothing fosse troppo offensiva per l'etere canadese, imponendo alle stazioni radiofoniche di trasmettela solo in un'apposita versione censurata. Le parole contestate? Nel testo viene ripetuta tre volte l'espressione "that little faggot", che si potrebbe tradurre con "quel piccolo finocchio". L'espressione, obiettivamente poco educata, è stata ritenuta dalla CBSC omofobica a tutti gli effetti, anche se in realtà il testo della canzone si riferisce a un fattorino che critica lo stile di vita da rockstar, e quindi viene difficile pensare che con quelle parole ci fosse la volontà di offendere le persone omosessuali da parte degli autori del brano, ovvero Sting e Mark Knopfler. Quest'ultimo comunque ha subito affermato di aver già pronta la variante per il mercato canadese: al posto di faggot canterà fudger, termine altrettanto poco carino e anzi forse più volgare, ma che perlomeno non discrimina nessuno.
Prima della bella rivincita dei ragazzi del coro della scuola di Walissa contro un assurdo e maldestro tentativo di censura, c'era stato chi, come il nostrano sito pontifex, aveva fatto in tempo a complimentarsi per la (secondo loro) bella notizia della decisione presa in un primo momento dal preside Probasco.
In questa sede invece non ci si rallegra per nessuna delle due vicende, anzi. Bohemian Rhapsody è del 1975, Money For Nothing del 1985; e con assurde sensibilità ci si turba e si tenta di mettere sotto processo queste pietre miliari della storia del rock nel 2011: è proprio vero che si stava meglio quando si stava peggio...
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