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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

mercoledì 13 ottobre 2010

L'EMAIL Giovanardi e il test antidroga ai presentatori Rai

Egregio Sottosegretario, leggendo la Sua intervista rilasciata alla rivista "A" apprendo la sua intenzione, sulla scia del "caso Belen", di far sottoporre a test antidroga tutti i conduttori della Rai, perchè, cito Sue parole, "Chi prende soldi dalla tv pubblica deve fare il test[...] Altrimenti qualcuno mi dovrà spiegare perché un tennista che si droga non può più giocare e un conduttore può ancora condurre. Io dico: se sei drogato, niente contratto".
A proposito di quest'ultimo aspetto del contratto mi chiedevo se per caso Lei non concordasse con me circa l'opportunità, qualora il test venisse effettuato e un presentatore venisse "beccato" ed esonerato, di procedere all'estromissione dal Parlamento anche di quel deputato o senatore che nel test volontario effettuato lo scorso febbraio risultò positivo alla cocaina. Non per niente, ma anche lui prende soldi pubblici e soprattutto ha delle responsabilità ben diverse da quelle dei presentatori televisivi.
Cordialmente


(email effettivamente inviata a Carlo Giovanardi)

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