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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

mercoledì 19 maggio 2010

# I puntini sulle i


(Il giornalista inglese Mark Corvell dopo il pestaggio alla scuola Diaz,2001 - Foto da Repubblica.it)

Ieri i giudici della Corte di appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado con cui in pratica erano stati assolti i vertici della polizia indagati per la violenta irruzione alla scuola Diaz nella notte tra il 20 ed il 21 luglio del 2001 durante il g8 di Genova . Con la sentenza di ieri sono stati condannati 25 dei 27 imputati, e sono state inasprite le pene per i 13 poliziotti già condannati in primo grado.
I cronisti presenti in aula al momento della sentenza raccontano di urla di gioia da parte delle numerose vittime dei soprusi di quella notte, gioia per una sentenza ormai insperata, ed attesa per 9 anni.
(A proposito dei soprusi vale la pena rileggere alcune righe della requisitoria del procuratore generale Macchiavello:
"Non si possono dimenticare le terribili ferite inferte a persone inermi, la premeditazione, i volti coperti, la falsificazione del verbale di arresto dei 93 no-global, le bugie sulla loro presunta resistenza. Nè si può dimenticare la sistematica e indiscriminata aggressione e l'attribuzione a tutti gli arrestati delle due molotov portate nella Diaz dagli stessi poliziotti". Da corriere.it)
Tra le vittime di allora che ieri hanno esultato c'erano soprattutto molti giovani, e molti stranieri. Per esempio il giornalista inglese Mark Corvell ( VI PREGO di leggere qui come l'avevano ridotto) ha affermato: " È una sentenza sensazionale che restituisce forza e coraggio a tanti italiani e stranieri che durante il G8 hanno subito delle ingiustizie, sono stato picchiati, torturati, imprigionati".
Enrica Bartesaghi, presidente del comitato Verità e giustizia ha similmente commentato: "È incredibile, non ci aspettavamo questa sentenza, si riapre uno spiraglio di fiducia in questo paese. È una giornata unica per i pm che ci hanno lavorato. È stata riconosciuta la catena di comando. Tutti quelli che c'erano sono responsabili". (da Il Messaggero)
Insomma parrebbe proprio che quella di ieri possa essere una sentenza in grado di dare nuova credibilità alla giustizia e a tutte le istituzioni del nostro paese.

Ma a riportare tutti con i piedi per terra oggi ci ha pensato il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, che non si sente spesso, ma che oggi ha tenuto a sottolineare come i poliziotti condannati "Resteranno al loro posto […] perché hanno e continuano ad avere la piena fiducia del sistema sicurezza e del Viminale". E perché quella della Corte d'Appello di Genova "è una sentenza che non dice l'ultima parola, in quanto afferma l'esatto contrario di quanto era stato stabilito in primo grado e quindi ora andrà al vaglio della Corte di Cassazione".

Spirito di corpo? O semplice fiducia nell' impunità dilagante e tanto cara a questo governo e a questa maggioranza?
...Maggioranza che proprio in questi giorni sta smentendo quanto più volte recentemente affermato relativamente allo scarso “attivismo” dei suoi parlamentari ( stando ai dati del 2010 alla Camera si lavora 16 ore alla settimana, al Senato addirittura 9).
Infatti con delle vere e proprie maratone notturne (l'ultima stanotte fino alle 03:40...orari mai visti in questa legislatura) la Commissione Giustizia del Senato sta rapidamente approvando articolo dopo articolo la legge bavaglio sulle intercettazioni, vera e propria priorità per ridare slancio al paese.

Perché quando si tratta di mettere i puntini sulle i su come deve funzionare la giustizia in questo paese (cioè non deve rompere i c..), allora sì che si vede l'impegno di maggioranza ed esecutivo. Maledetti.

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