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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

giovedì 4 marzo 2010

# Bocciati i primi ricorsi di Polverini e Formigoni, non si contano gli appelli alla legalità e a tenere bassi i toni

Annoto queste dichiarazioni del 3 marzo, sia a futura memoria (tra qualche giorno potrebbe essere divertente rileggerle.......), sia a ricordo degli appelli natalizi ad abbassare i toni per superare il clima d'odio che aveva portato al gesto dissennato del Tartaglia; sia soprattutto per confrontarle con le sdegnate proteste mai arrivate dai radicali (ma neanche da altri partiti ) per l'esclusione delle loro liste in diverse regioni per la mancanza di firme sufficienti, ovvero per mancanza di uno dei requisiti fondamentali per la presentazione delle liste, proprio come il rispetto del termine perentorio, le autenticazioni delle firme, i timbri etc.....

Il Pdl parla apertamente di «voto falsato» e punta il dito contro «i furbi che vogliono vincere a tavolino» (dal Corriere )

Il Presidente del Senato Renato Schifani, seconda carica dello Stato: "Mi auguro fortemente che, nel rispetto delle regole, la sostanza prevalga sulla forma, quando la forma non è essenziale, garantendo il diritto sacrosanto di voto a tutti i cittadini". (da Agenzia Dire )

Fabrizio Cicchitto: "I ricorsi respinti sia della lista Formigoni, sia di quella provinciale del PdL del Lazio per Renata Polverini insieme all'accettazione della lista di disturbo a Cota in Piemonte, dimostrano che queste elezioni corrono il rischio di essere falsate con conseguenze gravissime per la nostra democrazia". (da Libero-News )

Maurizio Lupi: "Non ci aspettavamo una decisione del genere. Il fatto grave è che una decisione di un organo amministrativo non può impedire l’esercizio della democrazia a 15 milioni di abitanti in due regioni importanti, ribaltando in Lombardia anche la volontà popolare". (da Il Giornale )

Roberto Calderoli: "Serve subito una risposta politica ai furbi che cercano le vittorie a tavolino" (dal Corriere )

Francesco Storace: "Se c'è caos per le liste alle Regionali è anche grazie alla irresponsabile condotta del Partito Radicale, che ha sguinzagliato i suoi militanti alla ricerca di cavilli demenziali. Due domande: sapevano in anticipo che avrebbero scatenato questo pandemonio e quindi solo per questo hanno programmato lo sciopero della fame ad orologeria? Seconda questione: chi sabota le elezioni è adatto a governare?" (da Libero-News )

Ignazio La Russa: "Non vorrei fare la parte dell'eversivo ma ora lo dico chiaro e tondo. Noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste. Ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle Regionali. Chiaro? Se ci cacciano faremo valere i diritti dei nostri elettori. Siamo pronti a tutto [...] A Roma i radicali hanno commesso un atto di violenza e il magistrato ci ha impedito di presentare le liste. Per non parlare di quelli del Pd..."
Poi aggiunge a proposito di Bossi che aveva parlato di dilettanti allo sbaraglio: "La Lega ci aveva garantito 500 firme a sostegno del listino di Roberto Formigoni. Invece si sono presentati alle due di notte con 300 firme, di cui solo 30 autenticate" (da Il Messaggero )

Maurizio Gasparri: "I valori fondamentali della Costituzione e della democrazia, il diritto alla partecipazione democratica di milioni e milioni di italiani al voto in tante regioni devono prevalere su un timbro tondo o quadrato. E’ in gioco la democrazia stessa". (dal sito del Pdl )

Ma la prima a tenere i toni bassi era stata la Polverini (a cui il Corriere della Sera di oggi 4 marzo attribuisce in prima pagina le parole: "ora serve una prova di forza"), che già dalla prima maratona oratoria in piazza aveva urlato: (vai qui per sentire l'audio) c'è stato impedito, con la violenza, dai radicali, di accedere e consegnare le liste: il partito che proclama l'antiviolenza il partito che si crede l'unico partito che garantisce la democrazia, dobbiamo sconfiggere questa arroganza, dobbiamo sconfiggere la violenza di chi non rappresenta nessuno e questo lo dobbiamo dire con forza”. ( Sono 740.000 gli italiani che hanno votato radicale alle ultime consultazioni, le europee del giugno scorso ndr).

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