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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

domenica 24 gennaio 2010

# Freccia Rossa dalla vergogna

Martedì 19 ho avuto l'onore di salire per la prima volta sull'Eurostar Freccia Rossa di Trenitalia: finalmente potevo andare da Roma a Milano in 3 ore, anzi in 2 ore e 59 per l'esattezza. Difatti la partenza del mio treno, l'ES AV Fast 9626, era prevista per le 16:00, mentre l'arrivo per le 18:59. Certo, ho pensato subito, ci vuole coraggio sulle ferrovie italiane a fare così tanto sfoggio di puntualità per ossequio al marketing...Ma sarà, ho pensato, d'altronde i rincari di dicembre (seconda classe da 72 a 89 euro) saranno giustificati da una maggiore efficienza del servizio! Intanto però il treno è partito con 5 inspiegabili minuti di ritardo. Poi tra Firenze e Bologna rallentamenti ed anche uno stop in galleria di circa 5 minuti hanno causato un notevole ritardo finale: 28 minuti quelli annunciati dal capotreno, a treno però ancora in movimento, all'entrata in stazione centrale (tra l'altro correndo un po' troppo rispetto agli altri treni in transito nel tratto urbano). In realtà appena sceso dal treno l'orologio della stazione segnava le 19:29...quindi esattamente mezz'ora di ritardo.
30 minuti di ritardo su 3 ore di percorrenza, non è poco, è un sesto...Subito mi è balzata alla mente la possibilità di chiedere un rimborso anche parziale...ma niente....Trenitalia contestualmente al lancio dell'alta velocità e ai rincari delle tariffe ha modificato la sua politica dei rimborsi: ora sono possibili per più categorie di treni nazionali e regionali, ma per l'eurostar solo dai 60 minuti di ritardo in su....quindi per la Freccia Rossa se il treno ritarda 59 minuti, ovvero di circa un terzo della sua durata complessiva, niente possibilità di rimborso. Qui trovi una precisa spiegazione delle nuove regole di Trenitalia . Dall'articolo si evince che il motto delle Ferrovie dello Stato ora è: più rimborsi e più puntualità...bah..a proposito di quest'ultima vorrei segnalare l' indagine conoscitiva del pm di Torino Guariniello sui primi 10 giorni di servizio della nuova Freccia Rossa: è risultato che ben il 70% dei convogli monitorati aveva accumulato più di 15 minuti di ritardo.
L'amministratore delegato delle FFSS Mauro Moretti ha replicato ascrivendo la colpa dei ritardi al rodaggio e al maltempo che ha colpito l'Italia nei giorni prima di Natale. Ma ora che il maltempo non c'è più i ritardi continuano , come anche nel mio caso (martedì 19 splendeva il sole e le temperature non erano affatto rigide).
In realtà a spiegare i continui ritardi paiono esserci ragioni tecniche ben precise, ottimamente spiegate in quest'articolo illuminante , e a causa delle quali la tratta Firenze-Bologna necessita di più tempo rispetto a quanto calcolato da Trenitalia.
Quindi basterebbe soltanto più serietà e sincerità per evitare le roventi polemiche di questi giorni tra associazioni dei consumatori e Ferrovie dello Stato....ma conosciamo bene come Trenitalia ed il suo Ad tengono in considerazione i proprio utenti: basti ricordare i suggerimenti che Moretti indirizzò ai viaggiatori italiani nei giorni di passione che hanno messo in ginocchio i trasporti di mezza Europa.

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