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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

lunedì 8 marzo 2010

# Mimosa laica e solidale




Perché non aboliamo la festa della donna così come la conosciamo, dato che andiamo predicando la parità tra i sessi (anche se poi in Italia razzoliamo decisamente male), ed al suo posto non dedichiamo l'8 marzo a tutte le donne che in giro per il mondo soffrono una condizione di soggezione tra le mura domestiche e/o nella società?
A cominciare dalle donne afghane, trattate come bestie laddove imperversano i talebani, passando per tutte le donne musulmane o africane che subiscono le odiose mutilazioni genitali femminili, non dimenticando tutte le vittime delle violenze domestiche, e neanche quelle donne italiane che hanno a che fare con gente rimasta legata a vecchie e poco nobili concezioni, come quelle per esempio enucleate con estrema chiarezza dal vescovo emerito di Senigallia.
Riporto alcuni estratti delle sue recenti affermazioni:
"Il ruolo biologico della donna é quello di madre, sposa ed educatrice. Il lavoro é secondario, viene dopo.[...] La missione anche biblica della donna é quella di angelo del focolare e se in famiglia la sua presenza é debole o dedica poco spazio ai doveri primari, i figli ne risentono.[...]In sostanza il lavoro non si trasformi mai in idolo o ricerca di libertà frenate o peggio ancora non assuma dimensioni prevalenti come spesso capita a donne spinte dall'ambizione smodata. Queste trascurano il loro compito. [...]. Una volta quando la donna badava a quello che é la sua missione, faceva recitare le preghiere, accompagnava i bambini alla scuola e al catechismo tante storture non accadevano, bisogna riconoscerlo".
Un'osservazione: in Afghanistan come qui da noi le donne sono prese di mira e degradate soprattutto dai (fanatici) religiosi, forti del dominio morale della loro fede...invece più un paese è laico più è probabile sperimentarvi una reale parità tra i sessi nel lavoro, nella previdenza, in società, in politica, nel contesto familiare....(penso per esempio ai paesi scandinavi). Se l'Italia un giorno sarà un paese veramente laico l'eguaglianza di genere sarà qualcosa di più sostanziale; per il momento ricordiamoci che non è dispensando mimose che si rende giustizia all'altra metà del cielo, tutt'altro... e ricordiamoci anche di quello che succede lontano dai nostri occhi..

Conferenza internazionale sulle Mutilazioni genitali femminili (16-18/09/2009)



I talebani in azione (attenzione:immagini forti)

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