io in versione avatar da www.avatarizeyourself.com
In Italia in testa alle attuali classifiche dei film più visti ci sono due pellicole che, ognuna a modo suo, stanno battendo record su record e stanno entrambi alimentando polemiche extra-cinematografiche, l'una per possibili effetti nocivi che la sua visione in 3D può avere sulla vista e sulla salute di alcuni spettatori , l'altra per le crisi di panico che sta causando su alcuni minorenni particolarmente suscettibili .
Si tratta di Avatar e Paranormal activity: il primo è stato il film più costoso della storia del cinema (387 milioni di dollari tra produzione, promozione e marketing) ed anche il più redditizio di tutti i tempi, con il suo incasso che attualmente ammonta a oltre 2 miliardi 200 milioni di dollari; l'altro è una produzione casalinga, nel senso letterale del termine, ed è costato 15.000 dollari, circa 11.000 euro, uno dei film a minor costo di sempre (specie se in relazione agli incassi: finora 153 milioni di dollari, cioè 10.000 volte l'investimento).
Ergo due film diversissimi? No, le differenze finiscono qui.
Infatti entrambi hanno incassato e fatto notizia soprattutto per le rispettive tecniche utilizzate. James Cameron per Avatar si è avvalso dell'innovativa Volume Performance Capture Stage (tecnica che permette l'integrazione in tempo reale della recitazione dell'attore nell'immagine digitale in 3D).
Paranormal activity si basa invece sull'espediente dell'hand-cam: il film è un falso documentario, ovvero quanto viene ripreso dai protagonisti con una telecamera portatile (come già in The Blair Witch Project, REC, Cloverfield), e quindi gioca sul vedo-non-vedo e sulla soggettività delle riprese, affidandosi nel suo crescendo di tensione anche ad efficaci e possenti effetti sonori.
Il fatto è che sono proprio le tecniche con cui sono stati girati i due film ad accompagnare e sostenere due trame che altrimenti rasenterebbero la banalità assoluta.
Avatar non è altro che la riproposizione della storia degli indiani che difendono la loro terra dall'uomo bianco predatore e devastatore, e abusa tra l'altro di stereotipi e clichet triti e ritriti. [Forse un aspetto interessante del film che vada oltre le ambientazioni e gli effetti speciali potrebbe essere la sorta di pc-ecology che ne permea tutta la trama: al di là dell'evidente richiamo del titolo e del tema degli Avatar, il film sembra mutuare dal mondo di internet e dall'informatica anche concetti e meccanismi che regolano la vita del pianeta Pandora, della sua flora e della sua fauna. Tutte le forme viventi sono in connessione tra loro, e condividono fette dell'energia vitale del pianeta; i na'vi (gli indigeni) grazie ad un'appendice neuronale (un vero e proprio cavo) si collegano e si interfacciano con gli animali che cavalcano; l'albero della vita è sacro ai na'vi poiché in esso i loro antenati vi hanno letteralmente “scaricato” le loro voci e le loro memorie. ]
La trama di Paranormal activity, ispirata senz'altro a Blair Witch, Poltergeist e L'Esorcista, tratta il tema (sempre efficace ma non certo nuovo) della paura nella forma che più colpisce tutti: l'intrusione di non si sa bene chi o che all'interno delle proprie mura domestiche; prima in punti imprecisati della casa, poi in camera da letto, poi nel letto, poi......
Si tratta di Avatar e Paranormal activity: il primo è stato il film più costoso della storia del cinema (387 milioni di dollari tra produzione, promozione e marketing) ed anche il più redditizio di tutti i tempi, con il suo incasso che attualmente ammonta a oltre 2 miliardi 200 milioni di dollari; l'altro è una produzione casalinga, nel senso letterale del termine, ed è costato 15.000 dollari, circa 11.000 euro, uno dei film a minor costo di sempre (specie se in relazione agli incassi: finora 153 milioni di dollari, cioè 10.000 volte l'investimento).
Ergo due film diversissimi? No, le differenze finiscono qui.
Infatti entrambi hanno incassato e fatto notizia soprattutto per le rispettive tecniche utilizzate. James Cameron per Avatar si è avvalso dell'innovativa Volume Performance Capture Stage (tecnica che permette l'integrazione in tempo reale della recitazione dell'attore nell'immagine digitale in 3D).
Paranormal activity si basa invece sull'espediente dell'hand-cam: il film è un falso documentario, ovvero quanto viene ripreso dai protagonisti con una telecamera portatile (come già in The Blair Witch Project, REC, Cloverfield), e quindi gioca sul vedo-non-vedo e sulla soggettività delle riprese, affidandosi nel suo crescendo di tensione anche ad efficaci e possenti effetti sonori.
Il fatto è che sono proprio le tecniche con cui sono stati girati i due film ad accompagnare e sostenere due trame che altrimenti rasenterebbero la banalità assoluta.
Avatar non è altro che la riproposizione della storia degli indiani che difendono la loro terra dall'uomo bianco predatore e devastatore, e abusa tra l'altro di stereotipi e clichet triti e ritriti. [Forse un aspetto interessante del film che vada oltre le ambientazioni e gli effetti speciali potrebbe essere la sorta di pc-ecology che ne permea tutta la trama: al di là dell'evidente richiamo del titolo e del tema degli Avatar, il film sembra mutuare dal mondo di internet e dall'informatica anche concetti e meccanismi che regolano la vita del pianeta Pandora, della sua flora e della sua fauna. Tutte le forme viventi sono in connessione tra loro, e condividono fette dell'energia vitale del pianeta; i na'vi (gli indigeni) grazie ad un'appendice neuronale (un vero e proprio cavo) si collegano e si interfacciano con gli animali che cavalcano; l'albero della vita è sacro ai na'vi poiché in esso i loro antenati vi hanno letteralmente “scaricato” le loro voci e le loro memorie. ]
La trama di Paranormal activity, ispirata senz'altro a Blair Witch, Poltergeist e L'Esorcista, tratta il tema (sempre efficace ma non certo nuovo) della paura nella forma che più colpisce tutti: l'intrusione di non si sa bene chi o che all'interno delle proprie mura domestiche; prima in punti imprecisati della casa, poi in camera da letto, poi nel letto, poi......
La sensazione che si ha però è quella di una malriuscita amalgama di ingredienti a volte azzeccati, a volte meno, come nel caso dell'episodio della tavoletta Ouija, che si poteva benissimo evitare e che degrada un po' il fascino di tutta la storia.
Per carità, Avatar e Paranormal activity valgono entrambi il prezzo del biglietto, ma c'è il sinistro sospetto che il clamore e l'entusiasmo suscitati da questi due film che con metodi innovativi riproducono storie antiche come il mondo non siano altro che brutti presagi sul futuro della settima arte, sempre più videogame e sempre meno cantastorie...
...Però intanto ci possiamo tutti avatarizzare..
Per carità, Avatar e Paranormal activity valgono entrambi il prezzo del biglietto, ma c'è il sinistro sospetto che il clamore e l'entusiasmo suscitati da questi due film che con metodi innovativi riproducono storie antiche come il mondo non siano altro che brutti presagi sul futuro della settima arte, sempre più videogame e sempre meno cantastorie...
...Però intanto ci possiamo tutti avatarizzare..
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