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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

martedì 9 febbraio 2010

# .....ma si sa che quelli poi s'incazzano!

Caro grande statista che ci governi,
Ecco purtroppo quello che può succedere quando si dimostra scarsa dimestichezza col linguaggio diplomatico (laddove sarebbe alquanto necessario), prodigandosi in discorsi poco equilibrati , dichiarazioni spericolate o per esempio rispondendo così alla domanda di un giornalista:



durante la conferenza stampa successiva all'incontro che ha avuto a Betlemme con Abu Mazen e i vertici dell'Anp, in cui tra l'altro aveva esordito dichiarando: "Ho avuto modo di incontrare i dirigenti di Israele e con il loro accordo mi sono permesso di venire qui a rappresentarvi, quasi fotograficamente, la loro vera, forte, decisa volontà di cominciare i negoziati di pace".
Bé nientemale come polaroid della buona volontà israeliana..

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