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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

lunedì 7 dicembre 2009

VIDEOSTORIE La Battaglia di Santiago

Nel corso dei campionati mondiali di Calcio svoltisi in Cile nel 1962, il 2 giugno andò in scena nella capitale andina la partita tra i padroni di casa e l'Italia, meglio nota come "Battaglia di Santiago". Nei giorni precedenti l'incontro vi fu una vera e propria escalation di tensione tra i due paesi: su due giornali italiani erano apparsi articoli in cui gli inviati avevano riportato giudizi molto duri ed offensivi sulle condizioni di arretratezza del paese cileno e del suo popolo. Una volta ripresi questi articoli dalla stampa locale, si innescò tra Italia e Cile la classica e sgradevole diatriba nazionalistica che spesso precede partite internazionali molto sentite, e che, come sempre accade in questi casi, fu fomentata soprattutto dalla stampa di entrambi i paesi, rea di aver pericolosamente e irresponsabilmente aizzato l'ambiente.
La partita si tradusse infatti in una rissa indicibile lunga tutti e novanta i minuti, e rimasta ineguagliata nella storia della competizione iridata. La polizia dovette intervenire in campo ben quattro volte; la prima per portare fuori il giocatore italiano Ferrini che espulso, tornò di nascosto in campo e si rifiutò poi di abbandonarlo nuovamente. L'episodio più noto riguardò il calciatore azzurro David: dopo aver commesso un brutto fallo ricevette in cambio un pugno dal cileno Sanchez; l'italiano si vendicò poco dopo con un pericolosissimo calcio volante alla testa del sudamericano.
L'italia finì in nove e perse due a zero, uscendo dai Mondiali.
Per informazioni più dettagliate vedi qui .

Questo è il resoconto dell'incontro del commentatore sportivo inglese David Coleman, che, parecchio indignato, introdusse il suo servizio definendo la partita come "l'esibizione più stupida, spaventosa, sgradevole e vergognosa nella storia di questo sport".

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