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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

mercoledì 9 dicembre 2009

IMAGO La bandiera europea, il crocifisso e il significato dei simboli


Ieri 8 dicembre, oltre alla festa dell'Immacolata concezione, ricorreva anche l'anniversario dell'adozione ufficiale da parte del Consiglio d'Europa della bandiera a dodici stelle gialle su sfondo blu (era il 1955, diventerà poi bandiera ufficiale delle istituzioni della CEE nel 1986). La vicenda che portò all'adozione proprio di quella bandiera fu abbastanza complessa; sostanzialmente fu scelto quel disegno perché sia i colori sia il numero 12 non facevano sgarbo a nessuno, nel classico spirito di compromesso che avrebbe poi caratterizzato la storia politica della costruzione europea. Più precisamente il numero 12, come anche specificato sul sito ufficiale dell'Ue, nelle intenzioni di chi adottò quella bandiera richiamava un concetto di perfezione, completezza ed unità, "così come i 12 segni dello zodiaco rappresentano l'intero universo".
Nonostante ciò l'infausta coincidenza dell'8 dicembre, e soprattutto ciò da cui trasse ispirazione l'autore del disegno vincente, sono per alcuni nostri politici le prove inconfutabili di come le radici cristiane siano presenti nel principale simbolo dell'integrazione europea. La bandiera infatti fu ideata dal devoto mariano Arsene Heitz, che dopo l'adozione ufficiale da parte del Consiglio d'Europa, confessò di essersi ispirato ad un'immagine della Madonna, così come appare nell'Apocalisse di Giovanni(versetto 12, 1): « una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».
Ed ecco quindi che per Rocco Buttiglione o per il sindaco leghista Massimo Bitonci la bandiera europea è un “simbolo cristiano che si rifà alla Vergine Maria”. E così anche ha spiegato un poco preciso servizio del TG2 di circa un mesetto fa.
Addirittura Mario Mauro, stimato eurodeputato del Pdl che nella scorsa legislatura è stato anche vicepresidente del Parlamento europeo, sul suo sito contesta la scarsità di spiegazioni con cui si giustifica la scelta del numero 12 sul sito http://www.europa.eu/, e si adopera lui stesso a completare le informazioni: “Il numero dodici compare ripetutamente nell’antico e nel nuovo testamento, dodici i figli di Giacobbe e le tribù di Israele, dodici gli apostoli di Gesù, dodici, come le porte della Gerusalemme Celeste, le edicole in San Giovanni, l’antica basilica lateranense cattedrale di Roma”. Senza contare il riferimento originale di Heitz relativo all'immagine della Madonna nell'Apocalisse. Ma Mauro si ferma qua. Peccato invece che, come anche spiegato all'epoca, il numero 12 faccia riferimento a significati più universali, sotto due ordini di aspetti: anzitutto è un numero che ritorna spesso nei vari computi (le ore sul quadrante dell'orologio, i mesi, i segni dello zodiaco, i semitoni che compongono un'ottava in musica, i pollici che formano un piede nel sistema di misurazione anglosassone); è poi un numero presente in moltissime culture del vecchio continente. Oltre a quanto già elencato da Mauro, infatti va fatto notare che nella mitologia greca 12 sono gli dei principali dell'Olimpo e 12 le fatiche di Ercole, 12 le lucumonie etrusche, 12 i figli del dio Odino nella mitologia vichinga, 12 le tavole della legge del diritto romano.... E quindi le dodici stelle piacquero per tutti questi riferimenti storico-culturali, in grado di richiamare trasversalmente tutti i popoli d'Europa, compresi quelli che nel 1955 ancora non prendevano parte alla costruzione europea.
Si potrebbe controbattere che quella bandiera è comunque nata sulla base di un'ispirazione biblica; il punto però credo sia il motivo per cui sia stata scelta. I simboli d'altronde riflettono il significato che gli si attribuisce, che non per forza è quello originario: infatti i cristiani di tutto il mondo non vedono nella croce il tremendo strumento di tortura ideato dai babilonesi e poi ripreso massicciamente dai romani, ma vi vedono piuttosto il simbolo del sacrificio di Gesù Cristo compiuto nel nome dell'amore per gli uomini, in uno dei momenti più significativi per la religione cristiana. Allo stesso modo nella bandiera europea non si riflettono gli ideali di chi la disegnò per sottoporla al giudizio della Commissione giudicatrice, ma piuttosto vi si riflettono gli ideali di chi, con lungimiranza, la scelse vedendo nel 12 un numero che potesse rappresentare soprattutto un senso di unità e completezza sempre valido e attuale. E che potesse fare della bandiera europea un simbolo inclusivo e universale.

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