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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

lunedì 23 novembre 2009

MUSICLIBRARY My My, Hey Hey (Out of the Blue)

30 anni fa veniva pubblicato “Rust Never Sleeps”, di Neil Young & Crazy Horse: un Live album, ma composto di pezzi inediti. Pietra miliare della storia della musica leggera, ha forse il suo momento più alto nel brano d'apertura My My Hey Hey: facendo riferimento in maniera esplicita alla recente scomparsa di Elvis Presley (1977) e all'altrettanto recente “dipartita” di Johnny Rotten dai Sex Pistols (1978), il pezzo è dedicato alla storia del rock e ai suoi protagonisti. 15 anni dopo, nel 1994, Kurt Cobain concluderà la sua lettera di suicidio con le parole più significative del testo della canzone: it's better to burn out than to fade away (è meglio bruciare che appassire).

Pezzo: My My, Hey Hey (Out of the Blue)
In evidenza: l'esecuzione da parte di Neil (solo audio)

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