Senza cedere minimamente alla tentazione di raccontare Pontida 2011 attraverso tutti quegli elementi folkoristici di cui molto si sono occupati i principali mezzi d'informazione, in questa sede si tenterà di passare in rassegna, con la stessa lieta sbruffonaggine di chi osserva un criceto in gabbia spaventato per chissà che, i contenuti strategici emersi ieri all'annuale raduno della Lega.
L'astrattismo imperante già si coglie dalla prima pagina di oggi del giornale di partito di una delle due principali formazioni politiche che compongono l'attuale governo e l'attuale maggioranza, e al governo in 8 degli ultimi 10 anni.
L'ultimatum di Bossi al governo di cui fa parte e che continua a sostenere indefessamente consta di precise richieste: ritiro dalla Libia e dalle altre missioni all'estero, riduzione della pressione fiscale, decentramento di alcuni ministeri al nord. Ma saranno poi queste le vere istanze provenienti da quella base leghista così in subbuglio e così delusa da questa oscena fase politica in cui Berlusconi e i suoi hanno fatto precipitare il paese?
La tanto agognata "riforma fiscale" da approvare rapidamente sarà un incisivo intervento strutturale in grado di risollevare le sorti di tante famiglie e di tante piccole e medie imprese in difficoltà, e con esse quelle dell'intera economia nazionale, o finirà per essere al massimo una irrisoria (e probabilmente temporanea) diminuzione della pressione fiscale più simile ad una manovra pre-elettorale di fine legislatura?
Ed è sicuro che col ritiro dei nostri contingenti militari dai principali scenari di crisi risparmieremo denaro e avremo meno immigrati? Non è che per caso l'immigrazione si combatte anche e soprattutto estirpandone le cause all'origine, ovvero assicurando stabilità politica e socio-economica nei paesi di provenienza e di transito? E l'impegno in quei contesti non aiuta per nulla il nostro paese ad accrescere un prestigio e un credito politico che potrebbero sempre tornare utili nei consessi internazionali al momento di far valere le nostre ragioni ed i nostri interessi nazionali?
Ancora, al di là del valore simbolico, lo spostamento a Milano o a Monza di alcuni dicasteri davvero si potrebbe considerare una grande vittoria di quello che (a torto) si definisce il primo partito anti-casta e anti-centralista della storia repubblicana italiana? Sazierebbe veramente la fame dei popoli del nord? Veramente basterebbe così poco? Che poi tanto poco non sarebbe: i costi di una tale operazione non andrebbero proprio nella direzione auspicata dallo stesso Bossi nella stessa Pontida nella stessa giornata di ieri, ovvero nella direzione di una reale riduzione dei costi della casta della politica.
A proposito di quest'ultima crociata tanto sbandierata da Bossi e dalla Lega tutta nel corso degli anni e anche ieri, ovvero quella contro la Roma ladrona e centralista, occorre ricordare come il Carroccio, senza mai dogliarsene, abbia goduto di rimborsi elettorali cresciuti tra il 1996 ed il 2008 del 686%. Più in generale, nè più nè meno degli altri partiti, la Lega fruisce di quell'illegale sistema di finanziamento ai partiti che non conosce crisi. Anzi, la Lega è ormai un partito spendaccione, o quanto meno tra i più favorevoli alla spesa pubblica e a certe logiche spartitorie, clientelari e familistiche. Si potrebbero fare decine di esempi: dalla contrarietà dei leghisti all'abolizione delle provincie, ai molti parlamentari leghisti che detengono un doppio incarico, ai cospicui finanziamenti giunti alla Libera Scuola dei Popoli Padani fondata a Varese dalla moglie di Bossi.
Il Ministro Bossi poi , tra una volgarità e un insulto, non ha mancato di aizzare i suoi, sostenendo che "bisogna andar giù fuori dal parlamento a pigliare quei delinquenti di parlamentari".
Si ricorda in questa sede che tra quei 950 furfanti 85 sono della Lega, e ben 357 del Pdl, ovvero del principale partito con cui nonostante tutto sono e rimarranno alleati.
Che la Lega a furia di guardare e di denunciare le pagliuzze negli occhi degli altri abbia finito per diventare esattamente come tutti gli altri partiti è un fatto ormai chiaro anche ai suoi stessi elettori. Questo era un messaggio che ieri appariva sull'homepage del sito de La Padania:
In questo contesto in cui il governo anche ai suoi più fervidi sostenitori appare non essere mai stato in grado di fare qualcosa di buono, tantomeno negli interessi del nord, Maroni è stato costretto ieri a rivendicare come propria creatura e come grande vittoria della Lega quella politica dei respingimenti inutile quanto illegale, e pertanto bocciata da Onu, Ue e Consiglio d'Europa. Che pena.
Il Bobone di Varese, attuale Ministro dell'Interno della Repubblica italiana, ha poi concluso il suo intervento dicendo (anzi urlando) che lui sogna una Padania libera ed indipendente; ha ammesso in sostanza che tifa per la secessione..
Poche ore fa un privato cittadino di Alessandria ha denunciato il ministro per Alto tradimento, vilipendio alla Costituzione e istigazione a sentimenti antinazionali.
Tuttavia ieri a Pontida c'era anche chi auspica per Maroni un roseo futuro politico:
(Alché un osservatore appena cispadano potrebbe obiettare: ma se volete la secessione perché mai ci dovete pure imporre i vostri premier così poco avvezzi alla politica nazionale tipica di uno stato moderno occidentale degli anni 2000???).
Sempre a proposito del titolare dell'interno, è da segnalare un'altra denuncia del Senatur:
Per la precisione Umberto Bossi ha detto:"La Brianza e' piena di mafia e con i ministeri a Monza diamo un segno di rilancio alla gente brianzola.'Maroni, sai che la Brianza e' piena di mafia? Dagli una soppressata''.
Ma con chi se la prende Bossi? Chi è che amministra localmente la Brianza da vent'anni?
E poi quando qualche mese fa fu Saviano ad esprimere lo stesso concetto la Lega parve cadere dalle nubi e indignarsi manco poco. Vi ricordate? (E' come se ora avessero scoperto chissà come che il trucchetto di negare anche l'evidenza non funziona più).
In conclusione, tra le immagini colorite della giornata di ieri c'erano anche quelle di Braveheart, film simbolo dell'irredentismo (anche) padano. A me sembrava più di guardare Matrix: tanta gente, tante persone che vivono in un mondo immaginario, non reale, perché delle entità create inizialmente per aiutarle si sono poi evolute e rilevate per ciò che veramente sono, addormentando e relegando in un sonno (finora) impossibile da interrompere chi le aveva messe al mondo e dato fiducia, conquistando così i loro corpi, le loro energie, i loro cervelli.
Nessun commento:
Posta un commento