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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

domenica 26 giugno 2011

# Le domande del mio amico inglese

Qualche giorno fa ero a spasso per il centro di Roma con un mio caro amico inglese venuto a trovarmi nella mia città per qualche giorno. Giunti a Trinità dei Monti decidevamo di scendere a Piazza Di Spagna. Mentre scendevamo per i gradini più famosi del mondo gli facevo notare che peccato che fosse che l'atmosfera barocca della pregevole scalinata fosse rovinata dalla massiccia presenza di ambulanti che proprio sulle scalinate esponevano la loro merce, consistente nella quasi totalità dei casi in capi di abbigliamento ed accessori contraffatti. Venditori ambulanti senza licenza che vendono merce illegale: una scena molto comune nelle strade del centro della Capitale, così zeppa di istituzioni (e di forze dell'ordine al seguito) e di negozi delle griffe più note. In quel frangente il mio amico d'oltremanica, sensibilmente stupito, mi ha chiesto come mai nessuno intervenisse ed io, anche a causa del mio inglese non perfetto che mi impone ragionamenti non troppo articolati, gli ho risposto che non capita mai, forse perchè sulle scalinate non può certo far irruzione una volante, e se la polizia arrivasse a piedi quelli farebbero in tempo a scappare comunque, anche nel caso di una retata in borghese ( a meno che non venisse attuata in grande stile). Ma tale spiegazione ha lasciato inalterata la sua perplessità.
Poco dopo, concluso il nostro giro, risalivamo le scale e ci dirigevamo verso la mia macchina parcheggiata al Pincio, pronti per andare a pranzo fuori porta. Appena partiti, sul primo dei due tornanti della discesa che porta dal Pincio a Piazza del Popolo, una volante della Guardia di Finanza appostata per dei controlli fermava proprio la mia auto. Il mio amico allarmato mi chiedeva cosa avessi fatto di male per farmi fermare: forse andavo troppo veloce, forse la mia auto aveva qualcosa non in regola. Gli rispondevo che era un semplice controllo e che, anche di giorno, può capitare abbastanza frequentemente di essere fermati per un controllo dei documenti. A quel punto il mio amico si è stupito ancor più, e di certo non potevo dargli torto, dato che nel suo paese non esistono carte d'identita e tessere elettorali, e tantomeno, al netto degli etilometri, blocchi stradali per controlli di routine sulla gente comune durante gli spostamenti quotidiani. E a quel punto la domanda gli è sorta spontanea: "Scusami tanto Ale, ma com'è che fermano te che si presume sia in regola e che non stia facendo niente di male (come poi gli stessi agenti in effetti avrebbero appurato - ndr) e invece, nonostante tutti sappiano e vedano le stesse scene tutti i santi giorni, nessuno va a controllare e a far sgombrare gli abusivi stanziati a poche decine di metri da questo posto di blocco e che è evidente che stanno infrangendo la legge vendendo merce illegale, deturpando uno dei luoghi più belli e famosi di Roma e peraltro danneggiando anche il Made in Italy?
Già... Perchè?
Sull'immediato non ho saputo rispondergli.
Solo ora, a distanza di diversi giorni, ho trovato una parvenza di risposta: forse la spiegazione di tanta apparente illogicità va ricercata nel fatto che in questo paese è rimasto facile (possibile) accanirsi solo sul cittadino medio, quello "normale"che è così facile controllare, vergare, gravare. Tutti gli altri, dal politico corrotto al parcheggiatore abusivo, dall'imprenditore senza scrupoli all'ambulante che vende merce contraffatta, pare che non convenga disturbarli, forse per l'inadeguatezza delle leggi vigenti, forse perché un eventuale iter giuridico non porterebbe comunque giustizia, o forse semplicemente per l'arrendevole consapevolezza che tanto qui le cose non cambieranno mai. Del tipo: l'erbaccia ricrescerà sempre, quindi perché affannarsi tanto ad estirparla?
Ma il mio amico inglese ama l'Italia, e quindi tale spiegazione me la terró per me.



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