Un paio di giorni fa Fabrizio Cicchitto si è lamentato del "livello di inciviltà e imbarbarimento" cui è arrivata la politica di oggi. Il riferimento è a ciò che sta accadendo a Berlusconi, la cui vita privata dal 2008 è costantemente sotto attacco, mentre, ci racconta Cicchitto, per 50 anni, dalla fine degli anni quaranta al 2008, "la vita privata delle personalità politiche in Italia non è stata mai toccata". Addirittura...
"...abbiamo avuto un esponente di primo piano della Dc (riferimento a Emilio Colombo, ndr), che era notoriamente omosessuale, il quale ha potuto fare il presidente del Consiglio ed il ministro del Tesoro senza che nessuno gli rompesse le scatole. E quello fu un atto di civiltà".
Pensate un po' che civiltà e umanità: nonostante Colombo avesse contratto la terribile ed incurabile malattia dell'omosessualità, e nonostante per tutta la vita abbia commesso chissà quante volte il reato di innamoramento e accoppiamento con persone del suo stesso sesso, nessuno gli ha mai rotto le scatole quando è stato ministro e Presidente del consiglio.
Oggi invece ci attacchiamo a tutto, finanche a delle misere accuse di prostituzione minorile e concussione. Tempi barbari.
Prescindendo da come uno interpreta l'omosessualità o la prostituzione è ovvio che avrebbero messo in difficoltà gli interessati se si fossero in passato messi in piazza i vizi personali.
RispondiEliminaBenedetto Croce mi pare che abbia tracciato la fisionomia del pensiero liberale anche partendo dall'osservazione che il talento politico non va inquinato col privato.
Noto che hai sentito l'esigenza di aggiungere il nome di Colombo come nota del redattore. Cicchitto è stato più discreto di te.
Cos'è? La trasparenza di Savonarola?