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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

venerdì 3 dicembre 2010

# Il Mistero degli Esteri


Se è vero che, perlomeno fino a questo momento, le rivelazioni di Wikileaks non possono certo dirsi sensazionali e anzi contengono informazioni generalmente già note e abbastanza scontate, bisogna comunque dare il merito ai cablogrammi finora pubblicati aventi come oggetto le questioni italiane di aver corroborato con qualche prova concreta sospetti e impressioni che, per quanto lampanti, fino all'altro ieri non godevano di alcuna base documentale a loro sostegno.
L'esempio maggiore è la sensazione emersa tra gli americani circa l'inaffidabilità e la debolezza fisica e politica di Berlusconi, che conferma i dubbi sull'opportunità di alcuni suoi comportamenti privati.
Ma si prenda per esempio anche il Ministro degli esteri Franco Frattini. Che fosse un Ministro degli esteri alquanto anomalo ce n'eravamo accorti tutti: tanto presente e pronto a dire la sua nelle polemicucce politiche interne, quanto latitante sulla scena internazionale. Perlomeno a livello istituzionale...Eh già perché al buon Frattini piace viaggiare, soprattutto in forma privata. Vacanze.
Ce ne accorgemmo per esempio nell'estate del 2008, quando, fresco di nomina, non si mosse dalle Maldive, dove appunto si trovava in vacanza, nonostante fosse scoppiata la crisi tra Georgia e Russia, affidandosi alle conference call e limitandosi ad inviare il suo sottosegretario Vincenzo Scotti al Consiglio straordinario dei ministri della Ue, ignorando la gravità del momento, i morti, l'emergere di tensioni diplomatiche anche tra Russia e Usa. Una bella prova di dilettantismo. E ce ne accorgemmo anche pochi mesi dopo, quando, sotto Natale, l'esercito israeliano bombardò pesantemente la striscia di Gaza: quella volta le grane e le scocciature provocate da questi israeliani e palestinesi così bisticcioni beccarono il nostro Ministro degli esteri mentre si godeva una meritata settimana bianca, e lo costrinsero a presentarsi di fronte alle telecamere del tg1 in tuta da sci.
Frattini d'altronde mica si vergogna di essere un vacanziero assiduo: a gennaio 2010 è il suo staff a mettere online sul sito del Ministero degli Affari Esteri una sezione fotografica dedicata alle sue vacanze e al suo tempo libero. Purtroppo però il buon Frattini fu presto costretto a togliere le fotografie, forse accortosi del clamoroso autogol per il tanto baccano mediatico suscitato.
Fatto sta che in tanti ci siamo arrovellati per due anni e mezzo a cercare di capire come il nostro Ministro riuscisse a conciliare tutte le vacanze in giro per il mondo con l'oneroso e dispendioso compito di curare le relazioni internazionali dell'Italia, di difenderne gli interessi nazionali, di rappresentare il paese nei vari consessi e nelle varie sedi internazionali, di partecipare alle mediazioni atte a dirimere le crisi che insorgono qua e là per il mondo, salvaguardando così l'ordine internazionale e il prestigio dell'Italia.

In un cablogramma inviato a Washington il 26 gennaio 2009 (classificato come segreto) l'ex ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli, nel delineare lo stato sin troppo idilliaco delle relazioni italo-russe, non ha fatto che confermare i sospetti dei più circa il fatto che una bella fetta di politica estera italiana sarebbe nelle mani di Silvio Berlusconi, a suo proprio uso e consumo, con relativa espropriazione delle competenze del titolare della Farnesina.
Nel documento, dopo una breve introduzione storica sull'inclinazione italiana ai buoni rapporti con Mosca, Spogli si sofferma sullo stretto rapporto personale tra Putin e Berlusconi, puntellato dagli interessi personali dei due leader.
Spogli riferisce che sia esponenti politici italiani (del Pd come dello stesso Pdl), che esponenti del governo georgiano siano convinti che Berlusconi e i suoi traggano molteplici vantaggi economici personali dai tanti accordi energetici stipulati fra Italia e Russia; addirittura l'ambasciatore georgiano parla di percentuali sui profitti dei gasdotti che verranno realizzati insieme da Gazprom e Eni.
Nel cablogramma poi vengono evidenziati l'ammirazione del Cav. per il machismo putiniano; i sontuosi regali reciproci tra i due boss; l'incombere di un oscuro personaggio che praticamente da solo si occupa delle relazioni con Mosca, e che sembra più che altro occuparsi degli affari privati del premier in Russia (l'originariamente interprete Valentino Valentini); il premier italiano che si fa portavoce delle istanze russe, fino ad arrivare a addossare alla Georgia la totale responsabilità delle tensioni dell'estate 2008, e fino anche ad irritare gli americani e gli altri alleati quando nel novembre 2008 definì "provocazioni alla Russia" l'espansione della NATO, la difesa dell'indipendenza del Kossovo e il progetto dello scudo anti-missili in Polonia. Inoltre vengono espresse le perplessità che suscitano le carenze di fondi e di organico della Farnesina, e vengono sollevati dubbi circa l'immenso potere politico dell'ENI - secondo Spogli l'A.d Scaroni vede Gianni Letta tutte le settimane.
Insomma, senza girarci attorno, ne esce fuori l'impressione che l'attuale Ministro degli esteri italiano sia solo un fantoccio, una marionetta, messa lì a occupare la poltrona più alta alla Farnesina senza però contare un granché. Non per altro ma perché Silvio Berlusconi sembra perseguire una sua precisa strategia sia in politica estera sia nella politica energetica, dettata da interessi personali, e che preoccupa gli americani non solo per lo sbilanciamento verso la Russia (e non solo), ma anche perché così operando si palesa la totale mancanza di una visione d'insieme, di una strategia del governo finalizzata al perseguimento degli interessi nazionali, peraltro mettendo spesso l'Italia in contrasto con gli alleati della NATO e con gli altri membri dell'Ue.
E l'impotenza di Frattini quindi non sarebbe che l'altra faccia della medaglia dell'uso privatistico che Berlusconi fa (anche) della politica estera.
Ecco i passaggi più significativi del cablogramma del 26 gennaio 2009 che dipingono un Ministro svuotato delle sue funzioni, ininfluente nelle scelte e negli orientamenti governativi, e ridotto al ruolo di mero "messaggero"; insomma ecco i passaggi che ci aiutano a risolvere il mistero di un Ministro sempre in vacanza:




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