Dall'inizio dell'anno sono sbarcati sulle coste italiane poco più di 25 mila migranti. Di questi circa 20.000 sono tunisini, ritenuti non rifugiati politici bensì "migranti economici", e quindi non abilitati a richiedere asilo politico, mentre sono poco meno di 5000 i profughi africani, quasi tutti eritrei e somali fuggiti dai famigerati centri di detenzione libici.
Tutta la querelle tra Italia e Ue sui permessi temporanei riguarda i 20 mila tunisini sbarcati a Lampedusa fino alla firma dell'accordo italo-tunisino sottoscritto pochi giorni fa a Tunisi dal ministro Maroni. Per le istituzioni di Bruxelles, così come per i governi dei paesi più interessati dall'eventuale flusso di tunisini in uscita dall'Italia (Francia e Germania), i permessi temporanei concessi a costoro dallo Stato italiano non saranno documenti validi per varcare i confini di altri paesi membri dell'Ue, i quali quindi provvederanno a "rimpatriarli" da noi. Questo perché si ritiene che, numeri alla mano, non ci siano i requisiti quantitativi minimi previsti dall'ordinamento comunitario per far scattare la normativa d'emergenza che implicherebbe la condivisione solidale degli oneri e delle responsabilità tra tutti gli Stati membri. In sostanza non ci danno retta perché il numero di sbarchi sulle nostre coste è sì più elevato del solito, ma è comunque ben lungi dal rappresentare un flusso anomalo, eccezionale ed ingestibile per un paese di 60 milioni di abitanti (per la serie: la Germania non fece tutte ste storie, anzi non ne fece nessuna, quando accolse 600.000 civili in fuga dalla ex-Jugoslavia).
Ma insomma: è l'Europa che fa la stronza, o l'Italia che sta diventando incredibilmente piccola?
Ci si può fare un'idea cercando di quantificare questi benedetti 20mila migranti tunisini.
20.000 sono gli abitanti di Bussolengo.
19.200 posti era la capienza dello stadio di Cosenza alla fine degli anni 80 quando ancora era a forma di ferro di cavallo poiché mancava tutta la curva nord.
19.545 posti è la capienza del terzo anello dello Stadio Giuseppe Meazza di Milano (San Siro).
22.000 sono gli spettatori che può accogliere l'Arena di Verona negli spettacoli estivi.
20.000 sono le persone che ci vogliono per riempire per quattro serate la discoteca Amnesia di Ibiza.
"Appena 20.000": così Mastella si è riferito alle preferenze ottenute a Napoli da Mara Carfagna capolista del Pdl alle ultime regionali.
20.000 aquilani il 6 aprile scorso hanno preso parte alla fiaccolata in ricordo del sisma del 2009.
20.000 sono i morti che l'alcool fa ogni anno in Italia.
Quasi 20.000 sono le persone che il fotografo Spencer Tunick è riuscito ad immortalare nude in un unico scatto a Città del Messico nel maggio del 2007:
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