.

[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

martedì 15 febbraio 2011

# L'egocentrismo dei neo-libertini

Fa strano vedere Giuliano Ferrara scagliarsi contro i neo-moralisti ovvero “contro chi pretende di sostituire alla morale vera il moralismo falso e bigotto” portando avanti una "crociata puritana moralistica, degna «dell'inquisizione spagnola"..Proprio lui, che alle politiche del 2008 portò avanti, per la verità quasi in solitaria, la battaglia per una moratoria universale sull'aborto (che definisce come omicidio, e "scandalo supremo della nostra epoca") con slogan, questi sì degni dell'inquisizione spagnola, del tipo: "Detesto Emma Bonino"...eccolo lì...il grande liberal. In quell'occasione fondò pure un micropartito che fallì miseramente alla prova del voto (racimolando appena uno 0.3% nonostante tutta la cagnara fatta), forse perché, con l'eccezione di qualche bigotto accecato da qualche presunto dogma etico da imporre all'universo mondo, nel mondo occidentale il diritto della donna a poter prendere in considerazione l'ipotesi di abortire è ormai dato per scontato.

Fa invece un po' pena osservare le incredibili evoluzioni de "Il Giornale", nella cui redazione evidentemente si aggirano dei disperati che hanno perso completamente la brocca: mentre danno del moralista a chi manifesta per la dignità non solo delle donne ma del paese intero e delle sue istituzioni, si dimostrano per quello che sono, moralisti uber alles -loro sì- , spacciando per scoop una foto del neo-moralista Vendola nudo in una spiaggia di nudisti 32 anni fa in compagnia di altri due ragazzi. Tutti maggiorenni, consenzienti, contenti e senza nulla da nascondere.
E il tutto fa ancor più pena e tenerezza alla luce dell'editoriale di oggi con cui Alessandro Sallusti cerca di correre ai ripari arrampicandosi un po' sugli specchi, ovvero spiegando che con la pubblicazione di quella foto si è voluto sottolineare che ognuno col suo corpo ci fa quello che vuole senza dover sottostare al giudizio dei giudici, del parlamento o della piazza. Dimenticando per un solo momento che la questione qua non è la disposizione che Berlusconi ha del suo corpo ma la disposizione che troppo spesso ha avuto del corpo di minorenni varie, peraltro a pagamento.

Fa un po' specie anche la spiegazione che Vittorio Feltri ha dato in risposta alle critiche piovutegli addosso un po' da tutte le parti a seguito del titolone in prima pagina con cui il 2 febbraio Libero ci rendeva edotti che Piero Marrazzo era stato fermato ad un normale controllo dei carabinieri e trovato nuovamente in compagnia di un transessuale, il che non è proprio una notizia da prima pagina in quanto non si è riscontrato alcun reato da parte di chi tra l'altro attualmente non ricopre alcun incarico pubblico. Queste le parole di Feltri:
Marrazzo è stato governatore del Lazio fino ad un anno e mezzo fa, mica è un vigile urbano. Per me è una notizia. Poi possiamo discutere su dove collocarla, se aprire o meno il giornale. Ma è una notizia. Belpietro ha fatto bene a darla”.
Il che fa un po' sorridere se si pensa a come tutta la stampa pro-Cav. (Tg1 in testa) tratta (o meglio non tratta) le notizie ed i dettagli emersi nelle indagini sui bunga-bunga che riguardano la attuale quarta carica dello stato, e non un ex-governatore dimessosi un anno e mezzo fa appena scoppiò lo scandalo che lo riguardava.

Fa piacere intanto notare come la carriera di alcune delle principali protagoniste delle serate ad Arcore stia finalmente decollando, dopo tanti sacrifici, a testimonianza di come in questo paese per svoltare basti assurgere all'onore delle cronache in qualsiasi modo e per qualsiasi nefandezza.
Ruby in un cliccatissimo spot è testimonial del nuovo libro di Alfonso Luigi Marra (dal titolo: il labirinto femminile); Raffaella Fico è all'Isola dei Famosi; Francesca Cipriani ne ha meritatamente preso il posto a Trasformat; Nicole Minetti ha esordito come editorialista su Libero ricordandoci tra le altre cose che "Puffetta godeva allegramente della sua beata condizione di unica femmina del villaggio, e Biancaneve viveva addirittura con 7 uomini". Nicole invece non ha memoria di alcuna "principessa manifestante, e nemmeno di una fiaba che iniziasse con “C’era una volta in piazza..”".

E mentre ci si appassiona e ci si divide, a corrente alternata e in base alle contingenze, tra neo-puritani e neo-libertini, in questo trionfo di coerenza e moralità verrebbe da chiedersi (anzi qualcuno se lo comincia a chiedere) chi, in questo nuovo panorama politico dove i bacchettoni sono di sinistra e i liberal sono solo e soltanto dall'altra parte, dovrebbe farsi carico delle istanze delle coppie omosessuali, delle coppie di fatto, delle coppie sterili, di chi vorrebbe scegliere a quali terapie sottoporsi e quali rifiutare, di chi vorrebbe più educazione sessuale e più promozione della contraccezione per prevenire le malattie sessuali....
Forse in questo marasma, con questa presunta moralità fluida che si sposta da una parte all'altra ma che mai ci abbandona, non c'è rimasto proprio nessuno a fare il liberale per altri che non siano se stessi.

Nessun commento:

Posta un commento