.

[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

domenica 30 gennaio 2011

# La penisola dei penosi - borsino di gennaio 2011

In una penisola inospitale, arida e dalle scarse risorse, priva di pudore e meritocrazia, intere generazioni di naufraghi devono riuscire con ogni mezzo a sopravvivere e possibilmente ad arricchirsi, ingegnandosi a trovare la scorciatoia più efficace per sopraffare la concorrenza.
Questo il borsino dei protagonisti attualmente più in evidenza.


Mauro Masi giovedì scorso, probabilmente in preda di un'irrefrenabile voglia di emulazione, ha alzato la cornetta e ha chiamato Michele Santoro per dichiarare in diretta ad Annozero, subito dopo la fine dell'anteprima del programma, che lui come dg della Rai si dissociava da quello che stava per andare in onda. Apriti cielo: Santoro ha visto i fantasmi della censura preventiva, agitati in modo assurdo da un Masi più inadatto che di parte, e ne è nato un breve, ennesimo diverbio telefonico-televisivo. Sarà l'inconsistenza delle sue argomentazioni, sarà la virulenza di un Santoro molto piccato, ma la telefonata di Masi, iniziata con un piglio censorio niente male, si è conclusa tragicomicamente con i balbettii di Masi e l'insofferenza del giornalista che gli ha letteralmente chiuso il telefono in faccia, senza neanche avere la cornetta in mano.


Francesca Cipriani, punta di diamante della scuderia di Lele Mora, ex grande fratello e Pupa e il Secchione, nota alle cronache per essersi rifatta seno (ora porta la settima) e sedere ("Il panettone è lievitato, anche se non in maniera naturale", ha dichiarato, sibillina, di recente), da alcune conversazioni telefoniche e via sms sembra aver partecipato a qualche serata bunga-bunga ad Arcore:
racconta di aver ricevuto un bracciale da 2000 euro, anche se avrebbe preferito i soldi, e parla di buste e del trattamento riservato alle altre.
Contestualmente, come se niente fosse, o forse proprio perché le acque sono agitate, la biondona, che fino ad ora non era che una delle tante vallette di Colorado Café. è stata promossa e da domani avrà il ruolo di primadonna-oggetto a Trasformat, il programma intellettuale di Papi (Enrico), dove sicuramente si troverà benissimo.


Il posto di peripatetica a Trasformat è stato lasciato libero da Raffaella Fico, che sta per iniziare la sua avventura all'Isola dei Famosi.
E se per la Fico è arrivato il momento della celebrità un motivo ci sarà. Per esempio dalle informative della polizia giudiziaria basate su intercettazioni e verifica delle celle dei cellulari, si deduce che la Fico è stata nella villa di Arcore il 19 settembre (insieme ad altre 23 ragazze), il 25 settembre (con 14 ragazze) e il 26 settembre (con 11 ragazze). Il 19 e il 26 risulta aver trascorso ad Arcore anche l’intera notte. (Da Oggi)
Peraltro in un'intercettazione del 20/09/2010 due ragazze commentano così la sera precedente:
L.: sì ma niente di che, a una certa ora ce ne siamo andate via tutte... E' rimasta... Ah, e c'era la Fico, Raffaella Fico...F.: eh te pareva L.: non puoi capire, non puoi capire che cacchio fa quella
F.: sì eh? L.: proprio si sbatte, cioè stessi atteggiamenti di Pasqualina proprio, uguale, proprio... son proprio due napoletane di merda... comunque...
A proposito di doti nascoste, la Fico è stata addirittura in grado di far ingelosire la maitresse Nicole Minetti, che il 10 gennaio si sfoga così con Marysthelle Polanco:“Amo’, ma è serio che alla Fico (Raffaella, ndr) ha regalato la casa? Amo’, se è vero ti giuro che scateno l’inferno!”.


Ma d'altronde la Ventura aveva espresso chiaramente il desiderio di portare nel suo reality qualche Papi-girl, che a suo dire avrebbe potuto fare di questa "un'edizione super".
Fa niente poi se queste Papi Girls sono portatrici di esempi devastanti per altre intere generazioni che si apprestano a giocare al grande reality della penisola dei penosi.
Insomma come il Ruby-gate non sposta un voto, allo stesso modo non intacca minimamente il sistema degli scatti di carriera politico-televisiva di cui usufruiscono le ragazze che Mora e Fede scovano per poi offrirle a Berlusconi. Il sistema è più vivo che mai.


Ruby, fino a qualche tempo fa cubista apprezzata e di successo, ieri sera era ospite di una
elegante discoteca di Rimini, ma è riuscita ad attirare nel locale a malapena circa 200 paganti, e la serata che doveva essere trainata dalla sua comparsata si è rivelata un vero e proprio flop. Destino beffardo, o magro risultato scontato per una cubista rivestita ed immobilizzata su un divanetto?


Il Ministro degli Esteri Franco Frattini questa settimana tanto per cambiare si è occupato di politica interna, riferendo in Parlamento circa la risposta ottenuta da oltreoceano sull'autenticità delle c.d carte di Santa Lucia, relative al presunto caso Fini-Montecarlo. Per stessa ammissione del Ministro le delucidazioni sono giunte dalle autorità di Santa Lucia (per posta ordinaria e non per via diplomatica) lo scorso dicembre, ma il titolare della Farnesina le rende note solo ora, con una tempistica alquanto sospetta che non può che far
pensare ad un tentativo di depistaggio dell'attenzione dell'opinione pubblica dall'inchiesta sui festini ad Arcore. Tanto che Frattini si è beccato una denuncia per abuso d'ufficio da parte degli ex-alleati di Fli. Il sospetto è che l'impalpabile Ministro degli Esteri non abbia agito che da pedina per conto del vero mandante Berlusconi, che attraverso la Farnesina avrebbe organizzato un dossieraggio mediatico e ad orologeria contro il rivale Fini in un momento più che necessario. Con un pizzico di scaltrezza in più Frattini avrebbe potuto facilmente evitare questi sospetti.


Più Pari Opportunità per tutte
In una conversazione con l'amica Barbara Faggioli, Nicole Minetti ragiona sul suo futuro politico:
"Comunque meno male un po' di gavetta l'ho fatta". Faggioli: "Eh va be', ma non vuol dire". Minetti: "Beh, insomma. Non pensare che Mara ne abbia fatta tanta di più". Faggioli: "Ma stai scherzando?". Minetti:" Cosa?". Faggioli: "Prima di diventare Ministro è stata un anno in Parlamento amore!". Minetti: "Certo, un anno".
Il messaggio è chiaro: la Minetti pretende opportunità almeno pari a quella avute da Mara Carfagna.


Fare il deputato o il senatore non ha più l'appeal di una volta: tra i tanti problemi che rendono quello del parlamentare un lavoro poco appetibile, c'è senz'altro quello che per esercitare bisogna recarsi in Parlamento, ovvero a Roma, e ciò può non essere
conveniente, se per esempio già si sbarca il lunario come consigliere regionale a Milano: magari prendi 2 mila euro in meno, ma te ne stai a casa tua, vuoi mettere?? Questo è quanto nel prosieguo della conversazione di cui sopra Nicole Minetti spiega a Barbara Faggioli.
Minetti: "Sai che io non ci andrei a Roma?". Faggioli: "Noo?". Minetti: "No!". Faggioli: "Perché?". Minetti: "Perché io sto troppo bene lì a Milano! Ba, chi cazzo me lo fa fare? Pensaci. Alla fine guadagnerei uguale, perché guadagni duemila euro in più. Chi se ne frega per duemila euro. Io me ne sto lì dove sono. Tanto poi io sto da Dio lì. C'ho la mia casa, la mia palestra, c'ho il mio fidanzato. Figurati!"


La Faggioli però ha un punto di vista opposto: a non attrarla è un eventuale incarico (politico ovviamente) al Consiglio regionale: le elezioni regionali ci sono state da poco e a trent'anni mica si può aspettare 5 anni per un posto da consigliere. E che diamine.
"Le regionali son tra cinque anni. E non penso che hooo... che, che ho la voglia di aspettare. O no? Cinque anni! A trent'anni. Noo. No no no. Le parlamentari (= elezioni legislative, o politiche, ndr) se devi farle o son tra due anni e mezzo, o sono adesso o sono di nuovo tra cinque anni per me. Quindi io devo sperare di entrare o adesso o tra due anni e mezzo. No? Capito?"


Contribuenti sempre più gratificati
Sempre la stessa telefonata si conclude così: Barbara: "Ascolta... a lui... gli fa comodo mettere me e te in Parlamento, perché dice, bene, me le son levate dai coglioni, le pagano lo stipendio lo Stato".
Nicole: "Sì brava! Brava! Sì sì". Barbara: "I cittadini no?"
Insomma grazie al fluido mondo berlusconiano i contribuenti italiani possono sentirsi maggiormente gratificati e con la coscienza a posto, perché possono vantare anche il merito di sostentare, tra gli altri, anche le ex Papi Girls non più nelle grazie del sultano che rischiano ingiustamente di rimanere col culo scoperto, stavolta metaforicamente, ovvero col culo per terra.


Qualche giorno fa Emilio Fede, che non sta passando un bel periodo - non solo per lo squallido personaggio che sta emergendo dalle intercettazioni ma anche perché si vocifera che sia vicino il momento del suo addio alla direzione del tg4 - dopo aver
querelato il suo caposcorta che aveva rivelato di aver spesso fatto da autista a Fede fino alle 4 del mattino, dovendo spesso riaccompagnare a casa le varie ragazze, ha sbottato contro tutto il Ruby-gate definendo una certa informazione "di tipo nazista". Purtroppo l'ha fatto il 27 gennaio, che è la giornata della memoria, indetta per non dimenticare l'olocausto. A forza di toccare Fede ha perso il tatto.


- Quasi 3 chili di cocaina trovati nella cantina del condominio di Via Olgettina 65.
- Tanta cocaina anche nella Mini cooper della Minetti.
- Ramirez de la Rosa, il "proprietario" temporaneo di tutta questa coca (12 kg in totale) condannato a 8 anni di prigione che è l'uomo di Marysthelle Polanco, una habitué delle feste di Arcore, anzi, senz'altro una delle "favorite tra le favorite" del gran capo.
Eppure questi aspetti vagamente inquietanti dell'inchiesta di Milano non sembrano turbare granché nè i sonni del consigliere della Regione Lombardia Nicole Minetti nè quelli del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi, nè tantomeno quelli dei loro elettori.
Considerato che questo è il paese dove si può finire in carcere - e a volte morirci - per pochi grammi di marijuana, il paese dove vige incontrastato, e sordo ad ogni logica, il probizionismo killer della legge Fini-Giovanardi, la sostanziale impassibilità che accompagna tutta questa cocaina che gira pericolosamente e in gran quantità in ambienti molto vicini (se non intimi) al Premier non può che essere il sintomo di un'imminente, iperliberale e tollerante inversione di tendenza superantiproibizionista.

Nessun commento:

Posta un commento