A un mese dalle elezioni del 2008, in piena campagna elettorale Berlusconi andò in Tv e promise: "Nel governo del Popolo della libertà ci saranno 12 ministri, e 4 di questi saranno donne".
Detto fatto. Peccato che poi, ministro dopo ministro, l'esecutivo si è arricchito di nuove poltrone...tanto che fino a ieri erano 23, cui vanno aggiunti gli UNDICI sottosegretari della Presidenza del Consiglio. Oggi si arriva al giro di boa: da 12 si passa a 24 ministri, con la fresca nomina a Ministro per l'attuazione del federalismo di Aldo Brancher (già sottosegretario nei passati governi Berlusconi ed ex prete paolino, ex dirigente di mediaset, ex detenuto di San Vittore all'epoca di Tangentopoli, ex indagato per ricettazione nell'ambito dello scandalo della Banca Antonveneta, insomma uno con tutte le carte in regola).
Mentre Berlusconi continua a dichiarare di voler tagliare i costi della politica, mentre si discute di una manovra finanziaria che colpisce i più deboli e non tocca quasi per niente i privilegi della casta, mentre non si riescono a tagliare neanche un paio di mini-province, e a fronte dell'esistenza del dicastero per i Rapporti con le Regioni e di quello per l'Attuazione del Programma di governo*, la nomina di un “Ministro per l'attuazione del federalismo” sembra una inutile e stonata duplicazione di cui non si intuisce minimamente l'utilità per il paese.. Ma forse qualche utilità c'è: i più maligni (o solo i più accorti..) vi vedono un regalone allo stesso Brancher, che ora che è ministro potrà evitare di presentarsi all'udienza del 26 giugno prossimo nell'ambito del processo Antonveneta che lo vede indagato per appropriazione indebita.
Il post scrive: “Bisogna tagliare il peso dello Stato, dicono i membri del governo Berlusconi, per risanare i conti del paese. Abbiamo capito cosa intende il centrodestra per peso dello Stato: la scuola, la ricerca, il welfare, l’università, gli stipendi, le pensioni”.
Che altro aggiungere? .. Una cosa ancora si potrebbe dire, vista la concomitanza della nomina con i tagli previsti dalla manovra e la prossima udienza di Brancher: che facce da culo....
Detto fatto. Peccato che poi, ministro dopo ministro, l'esecutivo si è arricchito di nuove poltrone...tanto che fino a ieri erano 23, cui vanno aggiunti gli UNDICI sottosegretari della Presidenza del Consiglio. Oggi si arriva al giro di boa: da 12 si passa a 24 ministri, con la fresca nomina a Ministro per l'attuazione del federalismo di Aldo Brancher (già sottosegretario nei passati governi Berlusconi ed ex prete paolino, ex dirigente di mediaset, ex detenuto di San Vittore all'epoca di Tangentopoli, ex indagato per ricettazione nell'ambito dello scandalo della Banca Antonveneta, insomma uno con tutte le carte in regola).
Mentre Berlusconi continua a dichiarare di voler tagliare i costi della politica, mentre si discute di una manovra finanziaria che colpisce i più deboli e non tocca quasi per niente i privilegi della casta, mentre non si riescono a tagliare neanche un paio di mini-province, e a fronte dell'esistenza del dicastero per i Rapporti con le Regioni e di quello per l'Attuazione del Programma di governo*, la nomina di un “Ministro per l'attuazione del federalismo” sembra una inutile e stonata duplicazione di cui non si intuisce minimamente l'utilità per il paese.. Ma forse qualche utilità c'è: i più maligni (o solo i più accorti..) vi vedono un regalone allo stesso Brancher, che ora che è ministro potrà evitare di presentarsi all'udienza del 26 giugno prossimo nell'ambito del processo Antonveneta che lo vede indagato per appropriazione indebita.
Il post scrive: “Bisogna tagliare il peso dello Stato, dicono i membri del governo Berlusconi, per risanare i conti del paese. Abbiamo capito cosa intende il centrodestra per peso dello Stato: la scuola, la ricerca, il welfare, l’università, gli stipendi, le pensioni”.
Che altro aggiungere? .. Una cosa ancora si potrebbe dire, vista la concomitanza della nomina con i tagli previsti dalla manovra e la prossima udienza di Brancher: che facce da culo....
* Oops...sarà la snellezza di questo governo e la assoluta chiarezza circa l'utilità e il ruolo di ognuno dei dicasteri che lo compongono, ma mi sono scordato del Ministero delle Riforme per il federalismo, guidato da Bossi!
Nessun commento:
Posta un commento