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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

lunedì 12 aprile 2010

# Il segreto per una pena lieve in caso di doppio omicidio? Lo stupore


Lo scorso 24 marzo la Cassazione, respingendo il ricorso della Procura di Roma, ha confermato il dimezzamento della pena inflitta a Stefano Lucidi, il pirata della strada che il 22 maggio 2008 a Via Nomentana bruciando un semaforo rosso all'incrocio con via Regina Margherita travolse e uccise Alessio e Flaminia, due giovani che stavano transitando in motorino. Lucidi non aveva la patente perché gli era stata sospesa in quanto assumeva cocaina. La sentenza di primo grado lo condannò a 10 anni, contestando al pirata, per la prima volta in Italia, la condotta dolosa che portò alla morte dei due giovani. Ora la Cassazione conferma quanto già affermato in Appello, cioè che non sussiste il dolo, e quindi viene derubricato il reato e dimezzata la pena, ora di cinque anni.

Queste le motivazione addotte dalla Cassazione, veramente interessanti:

(da Repubblica)

"Come emerso dalla testimonianza di Valentina Giordano, la ragazza con la quale Lucidi stava litigando in macchina, nel momento dell'investimento dello scooter l'imputato dimostrò sorpresa e stupore. La Suprema Corte ha posto l'attenzione, come già aveva fatto la Corte d'Assise d'Appello di Roma il 18 giugno 2009 riducendo la pena da 10 a 5 anni, su una frase che il giovane avrebbe detto alla fidanzata subito dopo l'urto con il motorino: 'Oddio, li ho ammazzati'. Tale espressione, rileva la Suprema Corte allineandosi ai giudici di merito, "sembra di rammaricata sorpresa nell'insorto panico e appare difficilmente conciliabile con una comprovata accettazione del rischio concreto di causazione dell'evento". Inoltre, dal momento che andava a più 90 chilometri orari, oltrepassando una serie di semafori rossi, Lucidi avrebbe anche potuto far del male a sè stesso e alla sua compagna, se si fosse scontrato con un veicolo potente e grande come il suo".

E quindi visto che c'è il dubbio sulla volontarietà del gesto, a fronte dello stupore di Lucidi al momento dell'impatto, che dimostrerebbe l'assenza di volontà di provocare un incidente, il giudice non può che optare per il fatto colposo.

Ergo per cavarsela basta stupirsi delle proprie malefatte, di fronte a testimoni ovviamente.. o comunque alla presenza di congiunti che potrebbero testimoniare a prescindere.

Tra l'altro è probabile che tra poco a Lucidi venga concessa la libertà anticipata con l'affidamento in prova, mentre è sicuro che tra due anni sarà fuori, dopo aver scontato complessivamente 4 anni (è in carcere dalla sera dell'incidente) per aver ucciso Alessio e Flaminia, investendoli passando un semaforo rosso a 90 km orari. Le loro vite valevano così poco? Stupefacente...

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