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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

venerdì 11 giugno 2010

# Intercettazioni: il punto di vista delle forze dell'ordine

Invece che dare conto delle solite lamentele di quei cattivoni e faziosi di giornalisti e magistrati, nel giorno in cui il Senato - con voto di fiducia - ha approvato il ddl intercettazioni, può essere interessante citare il pensiero di un paio di rappresentanti degli uomini delle forze dell'ordine, in particolare in merito alla proroga delle interecettazioni necessaria di 72 in 72 ore una volta passati i 75 giorni concessi dalla legge:
Claudio Giardullo segretario generale del sindacato di polizia Silp-cgil ha affermato:
''Ancora una volta - rileva Giardullo - l'obiettivo sembra quello di svuotare di contenuto uno dei piu' importanti strumenti investigativi, anziche' assicurare alle forze di polizia efficaci strumenti di lotta al crimine e di tutela della legalita' ".
Gianni Ciotti, segretario provinciale di Roma del Silp spiega con un esempio: "Se a Formia si sta indagando su un camorrista, una volta scaduti i 75 giorni, ogni 72 ore una pattuglia dovrà perdere un giorno per venire a Roma a chiedere la proroga” [a un “collegio” di 3, dicasi 3, giudici].
Ottimo modo di impiegare il tempo di giudici e agenti delle forze dell'ordine..

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