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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

martedì 14 dicembre 2010

IMAGO 14 dicembre: fotoromanzo criminale




Libero su cauzione











Futuro incerto












Facinorosi senza ritegno










Viscidi infiltrati?









Diverso umore degli studenti delle università pubbliche e di quelli delle private (Cepu in primis)











Esito del duello Berlusconi-Fini: adesso ognuno dei due ha i propri casini


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