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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

martedì 24 agosto 2010

MUSICLIBRARY La musica dal vivo sotto attacco. In Ipocritalia

La prima brutta notizia di quest'anno per la programmazione estiva italiana di festival e concerti è arrivata quest'inverno, quando si è saputo che dopo 16 edizioni il Rototom Sunsplash, importante festival reaggae e social forum internazionale, è stato costretto a trasferirsi dal comune friuliano di Osoppo a Benicassim in Spagna, dove sta avendo luogo in questi giorni (21-28 agosto). La fuga dall'Italia si spiega non solo perché secondo la legge Fini-Giovanardi il sindaco del paese ospitante e gli organizzatori hanno rischiato l'accusa di spaccio visto che al festival reggae ci scappava che molti si facessero le canne, magari comprando la materia prima in loco, ma più in generale perché, come affermato dal direttore del festival Filippo Giunta, "di fronte a una crescente intolleranza della politica italiana verso qualsivoglia modello di società multietnica e multirazziale, il Rototom ha ritenuto doveroso, per rispetto verso i suoi partecipanti, trasferirsi in un altro Paese europeo più accogliente, più aperto e più democratico".



Invece il Sikelian Hell, "the first southern metalfest" , ovvero un importante festival di musica hard rock andato in scena ad Alcamo dal 22 al 24 luglio, si è sì svolto regolarmente, ma è stato in forse fino all'ultimo, poiché la Chiesa cattolica locale ha pesantemente protestato contro quella che ha definito una manifestazione satanica e offensiva. Tanto che a pochi giorni dal via il festival è stato prima annullato (un comunicato degli organizzatori denunciava:" questo stato di cose è dovuto alle pressioni esercitate dalla Chiesa locale sull’amministrazione di Alcamo, nonostante precedenti autorizzazioni comunali e il patrocinio per l’evento" - tra le attività di pressioni si annoverano una raccolta di firme e la minaccia di un corteo contro la "manifestazione satanica") e poi resuscitato grazie a un secondo dietro-front del comune . Le proteste dei cattolici hanno comunque sortito l'effetto di non far suonare al festival i Necrodeath, band dai testi notoriamente anti-cristiani.



Il cantante Morgan avrebbe dovuto esibirsi il 4 settembre prossimo al Teatro Romano di Verona, ma il sindaco leghista Flavio Tosi insieme con la sua giunta comunale aveva annullato la data dell'ex leader dei Bluevertigo, con tanto di delibera secondo cui la decisione era motivata dalla famosa intervista in cui Morgan avrebbe confessato di fare uso di cocaina e crack a scopo anti-depressivo.
Morgan non si è arreso e ha scritto una lettera a Tosi in cui ha affermato: "La musica e la creatività devono restare libere da qualsiasi condizionamento e restrizione, compreso quello che ne deriva dall’uso di sostanze stupefacenti di qualsiasi tipo". La vicenda è quindi rientrata con un passo indietro del comune che ha nuovamente concesso a Morgan di esibirsi al Teatro Romano, il 15 settembre, ma a certe condizioni: Morgan ha dovuto ribadire che condanna l'uso di stupefacenti e ha promesso che devolverà parte dell'incasso dell'esibizione ad iniziative di sensibilizzazione sulla droga rivolte ai giovani. Il concerto di Morgan così si fa portatore di un messaggio chiaro contro la droga, assumendo una nuova valenza educativa e "morale" che può andar bene al sindaco Tosi. Tutti contenti a parte l'ex-ministro e attuale governatore del Veneto Luca Zaia che ha sentenziato: "Morgan non potrà mai cantare in Veneto per via delle sue passate dichiarazioni sull'uso di droghe".



In questi giorni è al centro delle polemiche anche il concerto che Elton John dovrebbe tenere a Trani il prossimo 22 settembre: qui il problema è che Elton John è omosessuale e che il concerto era previsto nel piazzale antistante la cattedrale del paese; il che ha scatenato le ire di molti cattolici, i cui messaggi d'amore cristiano sono stati affidati ai commenti di vari vescovi, resi noti come al solito dal sito Pontifex.roma.it.
Ha aperto le danze il noto moderato Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto che a proposito dell'omosessualità di Elton John ha detto : "Non se ne può più degli omosessuali. Meglio non nascere che vivere certe esistenze".
Sulla stessa falsariga il vescovo emerito di Senigallia, Monsignor Odo Fusi Pecci: "Basta con gli omosessuali: se potete, boicottatelo, non vedendo la sua penosa esibizione".
Infine è stato il turno vescovo emerito di Alghero Antonio Vacca che ha approfondito il concetto. Oltre a esortare a disertare il concerto e a non comprare i dischi di John "in segno di disistima e sconcerto" ha aggiunto : "Non é pensabile distinguere la sfera privata da quella dell'artista, magari sarà anche bravo, ma la sua vita é un inno alla contro natura, alla depravazione, se la omosessualità rimane casta e pura, siamo nella malattia e nessuno può farci nulla salvo sperare nella conversione e nella guarigione pregando. Ma quando questa tendenza arrivi a vette depravate e contro natura come la pratica di atti, siamo in una situazione grave che viola la legge naturale e non solo quella di Dio. Una violenza alla normalità".

Avvertenza: se volete leggere qualcosa di sensato e civile nelle frasi dei vescovi qui sopra riportate, basta sostituire il concetto di omosessualità con quello di pedofilia dei preti..

Purtroppo questi attacchi omofobi non stonano affatto in questa estate che il britannico The Guardian ha definito "l'estate italiana dell'omofobia" (leggi qui l'articolo tradotto), per via dei numerosi episodi di intolleranza che hanno riempito le cronache estive dei nostri giornali. E non stonano affatto neanche con l'andazzo che ha preso la tourneé 2010 di Elton John, visti i tanti problemi sorti in paesi evidentemente all'avanguardia per quanto riguarda democrazia, tolleranza e libertà sessuale come Egitto, Marocco, Bielorussia e appunto Italia.

Anche se al momento dal sito ufficiale del cantante si apprende che in quella data non è ancora previsto alcun concerto - chissà magari oltremanica ancora non si sentono sicuri -pare, è notizia di oggi , che il concerto di Trani dovrebbe tenersi regolarmente il 22 settembre prossimo, ma non dove previsto, bensì in piazza del monastero di Colonna, e quindi i cattolici possono almeno in parte cantare vittoria, mentre il comune esce sconfitto visto che la nuova location è fuori dal centro storico, su cui il comune voleva far accendere i riflettori proprio con l'esibizione di Elton John, per sostenere la candidatura del centro di Trani ad entrare a far parte del patrimonio mondiale delll'umanità dell' UNESCO.



Anche i Litfiba in questi giorni sono al centro di mille polemiche per le colorite affermazioni "politiche" enunciate da Piero Pelù dal palco di Campofelice di Roccella il 13 agosto e denunciate dal pidiellino Eusebio Dalì, assessore alla cultura e alle politiche giovanili della provincia di Palermo. Dalì ha invitato i sindaci siciliani "a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi", mentre ha esortato i Litfiba "a chiedere scusa alla Sicilia, ai siciliani che sono per la stragrande maggioranza persone oneste e libere, a fare solo e semplicemente musica, lasciando stare la volgare propaganda, che tocca temi e concetti che di fatto disconoscono".
Questo il video che testimonia le affermazioni contestate:



A parte Dalì però al concerto nessuno sembra essersi particolarmente lamentato, forse anche perché tutti i fans conoscono gli orientamenti politici della band toscana, o forse anche perché chi va per concerti sa bene che da che mondo è mondo molte rockstar non si fanno affatto problemi a esporre più o meno pacatamente le proprie idee, opinioni e punti di vista. Si chiama libertà d'espressione e d'opinione. E in genere anche chi non condivide dovrebbe tollerare l'espletamento di questo diritto.

Ricapitolando: un festival multietnico che ha sloggiato in quanto tale era; un altro che ha rischiato di non tenersi perché ritenuto satanico dai santoni locali; e poi un palco negato ad una rockstar che si droga ma che non nasconde i suoi vizi e ammette le sue gravi debolezze, un altro palco negato ad una rockstar che non nasconde il proprio orientamento sessuale, una rockband criticata perché non nasconde il proprio orientamento politico. Tutti sottoposti al vaglio della buoncostume e a rischio di censura preventiva, perché? Primo, dieci anni fa non era così. Secondo, forse perché gli artisti e gli organizzatori in questione non sono ipocriti così come invece è necessario essere per continuare ad essere apprezzati e accettati oggigiorno dal nostro establishment falso-moralista...basti guardare a come si sopravvive facilmente nel mondo dello spettacolo gossipparo-televisivo e nella politica, conformandosi, almeno all'apparenza, e, se necessario, negando l'evidenza di fronte a qualunque accusa e di fronte anche ai sospetti più fondati, spesso incassando così anche la solidarietà e la connivenza di molti..In Ipocritalia funziona così..

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