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[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

domenica 28 febbraio 2010

# E' così difficile accettare che le regole del gioco devono essere uguali per tutti?

cittadini che protestano contro l'applicazione della legge (ovviamente sono del Pdl) (foto da Repubblica.it)

Alemanno solo pochi giorni fa in merito allo sciopero della fame indetto da Emma Bonino e dai radicali aveva dichiarato :

"Se una lista non riesce a raccogliere firme dovrebbe interrogarsi sul suo grado di rappresentatività, non fare scioperi della fame"

...E se una lista invece non riesce a presentare le liste con la necessaria documentazione allegata presso l'ufficio preposto ed entro i termini previsti dalla legge non dovrebbe interrogarsi sul suo grado di organizzazione e sulla sua vocazione a governare una regione??

Evidentemente no, anzi, il popolo romano del Pdl domenica sera è sceso in piazza per protestare contro l'esclusione della lista del Pdl nella provincia di Roma a seguito della non-presentazione della stessa nei termini previsti dalla legge. Alemanno e la Polverini si sono direttamente appellati a Napolitano: la Polverini facendo scandalosamente riferimento alla dimensione del suo partito: "Faccio appello al Capo dello Stato affinché i cittadini possano esprimere il loro voto per il partito più importante della regione" (ergo se ne deduce che per la candidata del Pdl le regole non sono uguali per tutti).
Alemanno invece si appella al Capo dello Stato e alla Magistratura per far sì che "forzature comportamentali" e "rigorismi burocratici" (ovvero la legge) non impediscano al Pdl di presentarsi. Anzi, Alemanno dichiara persino che "se la la Bonino e' fedele a una lunga tradizione di battaglie democratiche portate avanti dai Radicali, dovrebbe essere la prima a chiedere alla magistratura di ammettere la lista del Pdl".

Quindi il sindaco Alemanno, che dileggiava lo sciopero della fame della Bonino invocato in nome del rispetto delle regole da parte di tutti e per il bene di tutti i cittadini, si ritrova ora ad appellarsi a Napolitano e alla magistratura per far sì che si chiuda un occhio sullo sforo dei tempi da parte del Pdl per evitare che il suo partito sia escluso dalla competizione elettorale nella provincia di Roma, per colpe solo sue.

Facendo 2+2 in sostanza secondo il sindaco della capitale e secondo la Polverini era ridicolo protestare contro la non applicazione della legge, mentre invece è più che lecito protestare, anche appellandosi al Capo dello Stato (tra l'altro a sproposito), contro l'applicazione della stessa.

"Che la burocrazia non uccida la democrazia" dicono...burocrazia?? Quella è la legge, e in quanto tale è presupposto della democrazia e dell'uguaglianza.
Sull'homepage del sito della Polverini ora campeggia la scritta "Vogliono cancellare la democrazia". Ma come si fa ad avere tanta faccia tosta invece di ammettere la propria disorganizzazione e incapacità??

Per la cronaca, nonostante gli appelli di ben altro tenore e gli scioperi della fame , la Lista Bonino non è riuscita a raccogliere le firme necessarie per presentarsi in Lombardia, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna, vista la mancanza di autenticatori disponibili e di informazione pubblica in merito al diritto-dovere dei cittadini di sottoscrivere le liste.

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