.

[...]Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza. Di tutto questo, principio e bene supremo è la saggezza, perciò questa è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù. Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia saggia, bella e giusta, né vita saggia, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili[...] (Epicuro, Lettera a Meneceo)

lunedì 15 febbraio 2010

# Su-per-il-culotto


E certo....in altre parole: visto che c'è la crisi, invece di investirli ( magari stimolando un po' l'immobile economia italica), i nostri soldi è meglio buttarli inseguendo una chimera che diventerà realtà per pochissimi. Per inciso sono 35 i tagliandi vincenti di Turista per Sempre (il nuovo gratta e vinci della Lottomatica) che permettono di accaparrarsi la rendita vitalizia di 200.000 euro subito, 6.000 al mese per 20 anni, e 100.000 di buonuscita alla fine. Gli altri premi? 24 da 50.000 euro, 125 da 10.000, che con i premi più piccoli formano un ammontare totale di premi pari a quasi 366 milioni di euro. Che per intenderci è poco più dei 350 milioni di euro che hanno raccolto la rivale Sisal e l'erario (che destina la sua parte alla ricostruzione in Abruzzo) nei primi 2 mesi di vita dell'altro gioco che mette in palio una rendita vitalizia, ovvero Win For Life.
E così a gennaio, nelle sole due prime settimane di Turista per Sempre, gli speranzosi e utopici italiani hanno acquistato 30 milioni di tagliandi, spendendo 150 milioni di euro a favore di Lottomatica e Monopoli di Stato, mentre sono stati vinti i primi 3 vitalizi (e tra l'altro se ti piace grattare per sperare tieni il conto....).

D'altronde le cifre parlano chiaro: nel 2009 l'intero settore giochi e scommesse ha raccolto la cifra record di 54 miliardi di euro ( +14,4% rispetto al 2008 , complici anche l'effetto traino dei super jackpot del superenalotto e la diffusione dei giochi online), pari a circa il 4% del Pil, con un incasso netto per le casse dello stato di circa 9 miliardi...quanto la finanziaria 2010. Una bella boccata d'aria per i conti di Tremonti. Però mentre gratta e vinci, scommesse, poker e videopoker, lotti e lotterie proliferano - come tasse -, risorse pari al 4% del Pil non contribuiscono a creare alcun valore aggiunto per il paese, e invece si svuotano le tasche soprattutto di studenti, disoccupati e pensionati, ovvero dei soggetti delle fasce sociali più deboli e a più basso reddito che più tentano la fortuna inseguendo un miraggio che rimarrà tale, magari finendo pure per inguaiarsi..
Azzardo anch'io?? Altro che economia da G8..al massimo da L8.

Fatti un giro sul sito dei Monopoli di Stato

Nessun commento:

Posta un commento